31 ottobre 2008

SATIRA : SABINA GUZZANTI AD ANNOZERO 30/10/08

3 Comments:

Blogger jim said...

DAI COMMENTI AL BLOG DI GRILLO:

Chi sarà la tanto decantata "maggioranza silenziosa" ?

- lavoratori stabili e senza figli

- pensionati senza figli / nipoti a carico

- persone che hanno come unica fonte di (dis)informazione TG4-TG5-Studio Aperto-TG1-TG2 e sul giornale leggono solo la pagina dei necrologi e l'oroscopo

- genitori (e relativi figli) benestanti ai quali non frega una beata fava se anche le tasse/rette universitarie aumenteranno in modo esponenziale e controllato, anzi forse all'università privata i figli stupidi la laurea se la compreranno ancora più facilmente...

- genitori che non avranno problemi senza il tempo pieno, tanto la mamma non ha bisogno di lavorare, o c'è sempre la scuola privata dei preti/suore e pure la baby sitter...

- persone che credono ancora alle favole, cioè che le forze dell'ordine garantiscano la sicurezza dei cittadini in modo imparziale, che il dibattito in Parlamento funzioni da contrappeso democratico alle decisioni sbagliate della maggioranza, che lo Stato pensi soprattutto all'efficienza dei servizi pubblici e non a coltivare interessi privati di pochi...

- persone che pensano che i bambini di oggi siano gli stessi di 30 anni fa, e che tanto per le tabelline basta un maestro...

- persone che non hanno avuto l'interesse a proseguire gli studi e/o vedono gli universitari come una razza di improduttivi lavativi perditempo con idee strane

- imprenditori ai quali la ricerca non interessa perchè costa troppo, convinti che basti il marchio Made in Italy a garantire la competitività di un prodotto...


Dico tutto questo non con disprezzo, ma con amarezza. A questo ci hanno ridotto troppi anni di coma civile indotto farmacologicamente con dosi massicce di dis- o non-informazione.

Un plauso vero e sincero ai tanti genitori che hanno deciso di buttare a mare ideologie partigiane e remore e vendere cara la pelle al fianco dei propri figli.

Ma com'è triste doversi ridurre ad imparare a nuotare solo "quando l'acqua tocca il culo"..

Cristina M., Leifers 31.10.08 14:03|

31 ottobre, 2008 14:08  
Blogger jim said...

DAL SITO FUORILEMURA.IT:

Accennat ridendo mores
Daniele Fabbri
(fabbri@fuorilemura.it)

"L'opposizione si prende il merito di una piazza che ho riempito anche io perché se non avessi detto quella cosa della polizia - che non ho detto! - neanche si sarebbe riempita la piazza".
Sabina "Berlusconi" Guzzanti

Quella che avete appena letto è una frase talmente densa di significati e di riferimenti alla realtà che non si sa se riderne o piangerne.
Ed è questo lo stato d'animo che ha accompagnato gli amanti della satira al passaggio di Sabina Guzzanti ad Annozero, nei panni dell'imperatore della repubblica Silvio Berlusconi.
Dopo 5 anni di assenza dai teleschermi, la magnifica Sabina ha l'occasione di riproporre al grande pubblico televisivo un pezzo di satira di livello, e non si smentisce: una performance brillante, piena di giochi, un'esibizione pregna di una satirica degna.
E allora cosa c'è che non va?
Niente, almeno in Sabina, geniale ed esplosiva.
E' la satira che non va. La satira in tv.

Dieci minuti per prendere in giro Berlusconi, senza aver colpito.
Perché non si può colpire. In tv non si può colpire, per sopravvivere.
Anche Annozero soffre di questa sindrome, lo sappiamo. E' una valvola un pò più aperta.
Ammissione fatte anche dalla stessa Sabina, in una intervista a LaStampa: parlando del suo tour Vilipendio dice che sarà uno «spettacolo molto più duro di quello che si è potuto intuire ieri: certe cose non posso dirle neanche da Santoro».
Durante i tre interventi della Guzzanti si ride e si ascolta con interesse solo grazie al grande merito artistico di Sabina che non si lascia sfuggire nessuna delle feritoie a sua disposizione. Ma si sente che sono feritoie.
Tutt'intorno si avvertono le mura della torre, la censura, "i balèddi", ed è opprimente.
Ci sarebbe piaciuto sapere cosa c'era in quei tagli di montaggio, se siano tutti tagli tecnici o no.
Ci si dovrebbe incazzare per quei dieci minuti, altro che divertimento!
Questa è una satira addomesticata, una satira dormiente, come -salvo rarissime perle- il nuovo Parlaconme della Dandini, afflitto dai pochi ascolti che la stessa Sabina spiega così: «La gente vorrebbe satira vera. Il suo programma è fatto bene, ma dopo un giorno neanche lo ricordi più. In tv i comici sono inoffensivi, senza spessore. Chi più chi meno, funzionali al regime»
Altro che alimentare l'ansia!

Dario Fo disse che la satira buona si riconosce dalla reazione che suscita.
L'Italia si sta specializzando in satira che non suscita reazioni.
Questa atmosfera è la mortificazione del libero pensiero.
Una satira che ha l'obiettivo di placare gli animi è la sua rovina.
E' una satira che non libera, che non è libera.
Che non ha senso.

03 novembre, 2008 16:21  
Blogger jim said...

DAL SITO FUORILEMURA.IT:

Accennat ridendo mores
Daniele Fabbri
(fabbri@fuorilemura.it)

"L'opposizione si prende il merito di una piazza che ho riempito anche io perché se non avessi detto quella cosa della polizia - che non ho detto! - neanche si sarebbe riempita la piazza".
Sabina "Berlusconi" Guzzanti

Quella che avete appena letto è una frase talmente densa di significati e di riferimenti alla realtà che non si sa se riderne o piangerne.
Ed è questo lo stato d'animo che ha accompagnato gli amanti della satira al passaggio di Sabina Guzzanti ad Annozero, nei panni dell'imperatore della repubblica Silvio Berlusconi.
Dopo 5 anni di assenza dai teleschermi, la magnifica Sabina ha l'occasione di riproporre al grande pubblico televisivo un pezzo di satira di livello, e non si smentisce: una performance brillante, piena di giochi, un'esibizione pregna di una satirica degna.
E allora cosa c'è che non va?
Niente, almeno in Sabina, geniale ed esplosiva.
E' la satira che non va. La satira in tv.

Dieci minuti per prendere in giro Berlusconi, senza aver colpito.
Perché non si può colpire. In tv non si può colpire, per sopravvivere.
Anche Annozero soffre di questa sindrome, lo sappiamo. E' una valvola un pò più aperta.
Ammissione fatte anche dalla stessa Sabina, in una intervista a LaStampa: parlando del suo tour Vilipendio dice che sarà uno «spettacolo molto più duro di quello che si è potuto intuire ieri: certe cose non posso dirle neanche da Santoro».
Durante i tre interventi della Guzzanti si ride e si ascolta con interesse solo grazie al grande merito artistico di Sabina che non si lascia sfuggire nessuna delle feritoie a sua disposizione. Ma si sente che sono feritoie.
Tutt'intorno si avvertono le mura della torre, la censura, "i balèddi", ed è opprimente.
Ci sarebbe piaciuto sapere cosa c'era in quei tagli di montaggio, se siano tutti tagli tecnici o no.
Ci si dovrebbe incazzare per quei dieci minuti, altro che divertimento!
Questa è una satira addomesticata, una satira dormiente, come -salvo rarissime perle- il nuovo Parlaconme della Dandini, afflitto dai pochi ascolti che la stessa Sabina spiega così: «La gente vorrebbe satira vera. Il suo programma è fatto bene, ma dopo un giorno neanche lo ricordi più. In tv i comici sono inoffensivi, senza spessore. Chi più chi meno, funzionali al regime»
Altro che alimentare l'ansia!

Dario Fo disse che la satira buona si riconosce dalla reazione che suscita.
L'Italia si sta specializzando in satira che non suscita reazioni.
Questa atmosfera è la mortificazione del libero pensiero.
Una satira che ha l'obiettivo di placare gli animi è la sua rovina.
E' una satira che non libera, che non è libera.
Che non ha senso.

03 novembre, 2008 16:22  

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