09 febbraio 2009

questo pover'uomo è folle...

1 Comments:

Blogger jim said...

DAL SITO DI PIERO RICCA:

Ho perso il conto delle cose che mi fanno vergognare di questo Paese. E questa perdita è anch’essa una vergogna, annunciando forse una pericolosa forma di assuefazione al tutto. Perdere di vista la composizione quotidiana di questo disastro comporta in sé dei costi culturali, sociali ed umani immensi.
Un prezzo altissimo lo stiamo pagando in questi giorni. Mentre l’approvazione in Senato del decreto sicurezza attende la conferma della Camera, il pensiero razzista e xenofobo torna a darsi forme giuridiche, a plasmare le relazioni tra esseri umani all’ombra di una vilipesa Costituzione antifascista che all’articolo 32 obbliga la Repubblica a tutelare la salute “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, e a garantire “cure gratuite agli indigenti”.
Se agli italiani è indirizzata l’amplificazione della paura e del pregiudizio, allo straniero sono riservate precise norme che condannano la dignità umana a rifugiarsi altrove, a diffidare delle istituzioni e perfino dell’aiuto di un medico, se il codice deontologico dell’ordine può essere messo in discussione “secondo coscienza”. I medici potranno denunciare la clandestinità di un paziente, questo dice il decreto sicurezza approvato ieri in Senato.
Inoltre il cittadino potrà, associandosi ad altri zelanti, dar vita a ronde per garantire meglio la pubblica sicurezza. Ogni persona dalla pelle “abbronzata” potrà sentirsi intimare l’altolà, magari in regioni dove il lavoro degli immigrati garantisce la sopravvivenza di interi settori.
Rinnovare il permesso di soggiorno, non fosse già un’impresa, comporterà una tassa fino a duecento euro. Soldi questi che serviranno per le operazioni di rimpatrio dei clandestini. Un ‘Fondo’ per cacciare gli indesiderati a spese di altri indesiderati che tolleriamo perché necessari.
Per lo straniero l’Italia diventa un luogo dove vivere a testa bassa, meglio se nell’ombra e nella paura. Questa lotta alla clandestinità in realtà condanna centinaia di migliaia ad una clandestinità a norma di legge. Ai nostri giovani insegnerà il sospetto o peggio il disprezzo. I figli di immigrati cresceranno nel rancore.
Duole ammettere che è cambiato anche il linguaggio di chi si oppone, ed è questo un altro enorme prezzo che paghiamo. Quando senza riserve dovremmo dirci indignati, a mala pena argomentiamo la nostra contrarietà.
Mi è capitato di leggere che la norma riguardante i medici sarebbe “inopportuna”! Disincentivando il clandestino a farsi curare, impedirebbe di monitorare possibili epidemie, di arginarle per tempo. Certo, sono effetti probabili e preoccupanti. Ma non dovremmo innanzitutto richiamarci ai diritti inviolabili della persona, tacciando senza indugio i promotori di queste riforme di xenofobia o peggio di razzismo? O si rischia la demonizzazione anche questa volta?
Ecco dove ci ha condotto la tolleranza verso chi tolleranza non merita. Il Paese, che forse non è mai cambiato, rivendica alla luce del sole la sua indole fascista, il suo bisogno di populismo e decisionismo, di leader che si concedono tutto e tutto gli è ormai concesso, di capi carismatici che (ancora una volta a spese degli ultimi) soddisfacciano i desideri di superiorità propri di un popolo ignorante e incivile, quale il nostro ha sempre preferito rimanere.

Franz

p.s. QUI trovate l’appello promosso da Medici Senza Frontiere e da altre associazioni e indirizzato ai nostri parlamentari. Leggete e firmate.

09 febbraio, 2009 13:06  

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