28 maggio 2008

Italia, paese di razzisti


Ho trovato questa frase: "Più una società è debole e insicura, più la formazione del "noi" esige rigorosi meccanismi d'esclusione e, generalemente, d'attribuzione al noi di un qualche primato, reale e immaginario, e, per converso, di degradazione, sospetto e timore riguardo all'altro, al diverso."
Xenofobia: Amnesty boccia l'Italia
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Dovreste vedere un mio show per rendervi conto che io sono l'unica ed inimitabile Nina Hagen sulla faccia della Terra.
> Nina Hagen (rockstar)
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DIARIO PERSONALE
Perchè vivo? Ah...si! Per andare al centro commerciale la domenica!

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4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

DAI COMMENTI AL POST DI GRILLO:


DOV'E' VOLATA L'AUTO AD ARIA (PARTE 1)
Notizia del 28 febbraio 2006 - 14:49
L'auto ad aria è... volata via
Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?
di: Ruggine
VIVAMO IN UN MONDO DOVE DEI BASTARDI CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E' IMPORTANTE QUANTO L'ACQUA QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO!
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l'ha mai vista in Tv?
DOV'E'VOLATA L'AUTO AD ARIA (PARTE 2)
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita.
Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.
Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno.
Oggi si parla, forse della prima metà del 2006...
DOV'E' VOLATA L'AUTO A D ARIA (PARTE 3)
Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.
La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati. Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio, che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che "l'informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo....
invece delle inutili catene di S. Antonio, facciamo girare queste informazioni!!!
LA GENTE DEVE SAPERE!!!!!!!
Link utili (ci sono anche video da scaricare): http://www.eoloenergie.it/html/ita.html

28 maggio, 2008 15:24  
Blogger Tiziana Russo said...

Cosa facciamo ? organizziamo un suicidio collettivo ? ;O)

28 maggio, 2008 21:59  
Blogger jim said...

cara tiziana,
per il suicidio, come puoi vedere dal contenuto quasi monotematico del mio blog, attendo l'ordine del "santone" Beppe Grillo".

Che il mondo in cui vivo grondi di immani turpitudini lo sanno tutti, alcuni imparano a non vederli, altri provano a migliorare il mondo.

Fortunatamente possiamo scegliere, io ho scelto la strada più dolorosa, ma aspiro ad avere ancora più coraggio.

P.S.- nei tempi morti anch'io mi dedico ai miei hobbies, come il giardinaggio, la lettura, lo sport e Jim Morrison.

2° - ti lascio derubando il tuo blog di una poesia che ti dedico:

"Un dì felice, eterea / mi balenaste innante / e da quel dì tremante / vissi d'ignoto amor.


Di quell'amor che è l'anima / dell'universo intero / misterioso, altero / croce e delizia al cor.
.
La traviata - Giuseppe Verdi"

29 maggio, 2008 10:05  
Anonymous Anonimo said...

DAL BLOG DI DANIELE LUTTAZZI:

Il film su Andreotti ha vinto a Cannes. Pronto il commento revisionista del Tg2: " Nonostante le accuse, Andreotti affrontò con determinazione il processo che terminò con la sua assoluzione. "

Il Tg2 di Mauro Mazza ( An ), per l'ennesima volta, disinforma ad arte, turlupinando i telespettatori. Dovrebbe intervenire l'Ordine dei giornalisti, ma è uscito un attimo per il caffè.

Integro qui la lacuna colpevole del Tg2:

" Ottobre 2004: Andreotti assolto in Cassazione. I tg unificati mostrano la sua avvocatessa che urla felice al cellulare:-Assolto! Assolto! Assolto!- Ma le sentenze vanno lette. L’assoluzione in realtà conferma per il 7 volte presidente del Consiglio e 40 volte ministro il reato di partecipazione all’associazione a delinquere Cosa Nostra, commesso fino all’80 e adesso prescritto. Casini si rallegra per la “sentenza liberatoria per le istituzioni”. Non vedo cosa ci sia da rallegrarsi, dato che, secondo la sentenza, è stato provato infatti che Andreotti incontrò i capi dell’ala moderata della mafia, Bontate e Provenzano, tramite Salvo Lima, che era capo della sua corrente in Sicilia. Andreotti “dialogava coi mafiosi”, “chiedeva loro qualche favore”, “ inducendoli a fidarsi di lui e a parlargli di fatti gravissimi come l’assassinio di Mattarella nella sicura consapevolezza di non essere denunciati.” Fino all’80, quando della mafia nessuno sapeva nulla, dato che Buscetta cominciò a parlare con Falcone a partire dall’85.

Il processo non era quindi basato su teoremi, come la tv e la stampa di regime hanno sostenuto. Solo che il reato commesso è caduto in prescrizione.

Oh, certo: Andreotti frequentava l’ala moderata della mafia. L’ala moderata: sono quelli che sciolgono le vittime nel chinotto.

Andreotti va in tv e parla di manipolazione dei pentiti ( falso: nessun pentito che lo accusa è stato denunciato per calunnia ); e dice che la Cassazione non poteva annullare la prescrizione ( falso: poteva annullarla, come fece nel caso Pecorelli. Invece ha confermato. ) "

( tratto da Bollito misto con mostarda, 2005 )

By Daniele Luttazzi at 27 Maggio 2008 - 09:31

29 maggio, 2008 13:19  

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