23 maggio 2008

AAAAAiuuuuuttttooooooo!!!!! IL NUCLEAREEEEEEEE



Ma perchè non si cerca una via con impatto ambientale nullo?? Perchè non si pensa un po' anche al futuro? perchè non si cerca di salvaguardare la terra?
è una scelta folle! fate girare per conoscere il problema... questo è uno dei tanti elenchi di problemi, diffusi da centinaia di siti, che ha il nucleare...

"il nucleare
Il principale svantaggio del nucleare sono le drammatiche conseguenze in caso di incidente. L'epilogo di Chernobyl ha causato conseguenze globali e, ancora oggi, non si conosce il reale impatto sulla salute. Se da un lato le nuove centrali di ultima generazione garantiscono un livello di sicurezza elevato, dall'altro non si può fare a meno di pensare che anche la centrale di Chernobyl era stata considerata sicura a suo tempo.
Le scorie radioattive devono essere stoccate per migliaia di anni. Nessun paese al mondo è giunto a una soluzione definitiva di stoccaggio. In Italia, nel 2003 si fermò in protesta un'intera regione italiana per impedire la realizzazione di un deposito geologico di scorie.
La produzione di armi nucleari resta l'ultimo grande handicap. Non si può negare un legame tecnologico tra la produzione civile di energia nucleare e l'industria bellica. Nel 2004 gli USA e altri paesi occidentali fecero grande pressione sull'Iran per impedire la costruzione di una centrale nucleare civile proprio per il timore che questi impianti fossero utilizzati anche per finalità belliche. Pertanto il legame tra le due attività esiste.
Il costo reale del nucleare. Da circa 15 anni nessun paese occidentale, salvo la Finlandia, ha messo in cantiere nuove centrali nucleari. Il nucleare comporta costi elevati fin dalla realizzazione degli impianti. Vanno poi ad aggiungersi i costi militari per garantire la sicurezza dagli attentati terroristici e i costi per smantellare la centrale nucleare al termine della sua attività. Tutti questi costi non sono sostenibili da un'industria privata. Lo Stato deve necessariamente intervenire a copertura delle spese aumentando tasse e imposte ai contribuenti. In breve, il basso costo dell'energia in bolletta potrebbe essere più che compensato dall'aggravio fiscale in termini di imposte.
La localizzazione degli impianti nucleari. Le comunità locali sono restie ad accettare un deposito di scorie o una centrale nucleare vicino casa. "
*********************************************
Il problema davvero grave in Italia è che i politici sono molto influenzati da industriali ed affaristi (se non sono proprio loro gli affaristi).
Questa gente pensa solo al business, se un'attività può far guadagnare, allora è cosa buona e giusta.

Ogni singolo cittadino ha l'obbligo di informarsi e di diventare massa critica, così da suggerire ai politici qual è il modo migliore di spendere i nostri soldi.

Non è una contrapposizione ideologica, ma è la normale dialettica politica: da una parte ci sono gli interessi degli industriali a fare profitto, dall'altra quello dei cittadini ad avere un'ambiente salubre, anche per le generazioni a venire.
Leggi anche "
Appello ai politici"
***************************************************
CRONACA
Emergenza rifiuti - Il testo del decreto legge (parte 1)
************************************************
LEGGEREZZA DEL GIORNO
Quando guidi servono sicurezza e tranquillità: ci vogliono 8.400 bulloni per tenere insieme un'auto, ma basta un sasso per sparpagliarli tutti lungo la strada.
> Anonimo
************************************************
DIARIO PERSONALE
La mia intervista sul Corriere "dovrebbe" uscire domani

Etichette: ,

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

DAL SITO DI LUTTAZZI:


La parola a Carlo Rubbia
In una recente intervista, Carlo Rubbia ( premio Nobel per la fisica ) ( come Scajola ) ha dichiarato:

“Il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni. Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra”.

" Quando è stato costruito l’ultimo reattore in America? Nel 1979, trent’anni fa! Quanto conta il nucleare nella produzione energetica francese? Circa il 20 per cento. Ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dallo Stato per mantenere l’arsenale atomico. Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l’uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie”.

“ Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali."

" Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l’anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio. No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso”.

“C'è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell’elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno costruiti in gran quantità. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l’energia necessaria all’intero pianeta. E un’area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt. Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma”.

"I nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l’energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l’acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente”.

Se è così semplice, perché allora non si fa?

“Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com’è accaduto del resto per il computer vent’anni fa”. (30 marzo 2008)

By Daniele Luttazzi at 23 Maggio 2008 - 15:57

25 maggio, 2008 00:24  
Anonymous Anonimo said...

DAI COMMENTI AL BLOG DI GRILLO:

(ANSA) - TRENTO, 26 MAG - Un concentratore solare con rendimenti tre volte superiori alle celle fotovoltaiche verra' per la prima volta usato in ambito industriale. Per un brevetto del dipartimento di Fisica dell'Universita' di Trento, la societa' Solartrento produrra' entro tre anni un prototipo da usare nell'industria per produrre acqua calda e corrente elettrica. L'apparecchio, formato da specchi parabolici, concentra su pochi centimetri quadrati quantita' di radiazione solare pari a duemila soli

Per la quantità di sole a disposizione.

Giuseppe Campa 26.05.08 13:01

26 maggio, 2008 13:09  
Anonymous Anonimo said...

DAI COMMENTI AL BLOG DI PECORARO SCANIO:


sì! giusto! per chi fosse favorevole al nucleare ho delle forti motivazioni elencate da un mio compagno di ideali: "La campagna elettorale è ormai entrata nel vivo e ritorna, come una vecchia epidemia mai debellata, un vecchio pallino delle destre. Il ritorno al nucleare per risolvere i problemi energetici dell'Italia. Sebbene lo consideri solo una mossa elettorale per far credere di poter risollevare le sorti di un paese semplicemente premendo un pulsante, la minaccia di un ulteriore (e fatidico) errore nella storia italiana mi fa accapponare la pelle. Ho deciso quindi di informare i miliardi di lettori del blog su alcuni dati che dovrebbero far capire come il ritorno al nucleare sia un errore madornale. Ci tengo a sottolineare come le argomentazioni trattate non siano state divulgate da esponenti di Sinistra ma da Carlo Rubbia, PREMIO NOBEL PER LA FISICA (della serie: uno che ne sa di certo più di noi, di Berlusconi, di Casini e di tutti quelli che sostengono il nucleare solo perchè porterebbe a loro bei guadagni), che riprende studi internazionali e imparziali che bocciano difinitivamente la possibilità di tornare al nucleare. Dopo questa precisazione partiamo con i dieci fattori che dovrebbero farvi riflettere un po’ e che vi dovrebbero far votare NO ad un possibile e sciagurato referendum: 1. Innanzitutto abbandonate l'idea che il nucleare possa risolvere il problema energetico dell'Italia. Si parla più o meno del 30%. Ora, per arrivare a questa percentuale sarebbero necessarie 23 CENTRALI. Di fatto più di una per regione. Mettete in conto quindi che, in un eventuale ritorno al nucleare avremmo sicuramente una centrale in Emilia Romagna(col culo che abbiamo ce ne becchiamo anche due). 2. Il tempo necessario per la costruzione di una centrale nucleare va dai 10 ai 15 anni (cosa facciamo poi nel mentre chiedetelo a Casini o Berlusconi). Facendo una media (ottimistica) potremmo dire che nel 2020 saremo pronti per partire. La cosa divertente è che il piano energetico tedesco (stimato da tutti i paesi del mondo) prevede nel 2020 LA CHIUSURA DELL'ULTIMA CENTRALE NUCLEARE. Una cosa che non viene detta da chi difende il nucleare infatti è che in ogni parte del mondo occidentale le centrali nucleari STANNO CHIUDENDO...persino in America...pensate un po’. Cioè...gli altri chiudono...noi apriamo. Alla faccia dello stare al passo coi tempi. 3. Il motivo per cui le centrali nucleari stanno chiudendo è solo uno: SONO ECONOMICAMENTE INEFFICIENTI. Il possibile investitore infatti (parliamo di 3-4 MILIARDI PER IMPIANTO) dovrebbe aspettare 50 ANNI prima di rientrare delle perdite. Questo praticamente azzera i possibili interessati ad un tale progetto. 4. Bisogna tener presente inoltre che un reattore nucleare non dura in eterno. Le stime parlano di circa 60 anni, dopo i quali il reattore diventa inutilizzabile. Servirebbero quindi altri finanziamenti per sostituire a intervalli regolari i reattori nucleari. 5. Un altro luogo comune che va superato è l'idea che il nucleare abbasserebbe la bolletta. Non è assolutamente vero. IL PREZZO DELL'URANIO CRESCE IN CONTINUAZIONE. Questo rende le bollette ancora meno economiche delle normali. Per il consumatore (per intenderci: NOI) quindi il ritorno al nucleare sarebbe una catastrofe finanziaria. 6. I concetti base dell'economia sono abbastanza intuitivi: il prezzo di una risorsa è direttamente proporzionale alla sua domanda; in altre parole, il prezzo di un bene è inversamente proporzionale alla sua disponibilità. Ora, il prezzo dell'uranio cresce per il semplice motivo che NON E' INFINITO. Si ha questa strana idea che l'uranio sia presente su questo pianeta in quantità enormi. La verità è che, in base al fabbisogno odierno di energia, l'uranio durerà altri 60 anni. Questo, considerando una domanda immobile. Tenendo presente che tra 20 anni la richiesta di energia sarà raddoppiata, questa stima si abbassa a 20/25 anni. Vi ricordate i tempi di costruzione? 10/15 anni....ecco, se ci va bene ci "godremmo" il nucleare per una decina di anni...poi faremmo una bella festa in onore dei tempi in cui avevamo ancora un sistema energetico. 7. Non si può negare un legame tecnologico tra la produzione civile di energia nucleare e l'industria bellica. Nel 2004 gli USA e altri paesi occidentali fecero grande pressione sull'Iran per impedire la costruzione di una centrale nucleare civile proprio per il timore che questi impianti fossero utilizzati anche per finalità belliche. Pertanto il legame tra le due attività esiste. Se volete finanziare le armi di distruzione di massa fate pure, ma non venite a piangere durante l'inverno nucleare dopo la Terza Guerra Mondiale. 8. L'ottavo fattore che dovrebbe, più di tutti, guidare il vostro sguardo ad un mondo senza il fardello del nucleare è IL RISCHIO. NON ESISTE IMPIANTO AL MONDO SICURO AL 100%. L'errore umano è sempre dietro l'angolo. Ci possono dire che i rischi sono ridotti al minimo ma la verità è che CI SONO. Creare nuovi impianti non farebbe altro che aumentare il rischio di disastro. 9. Forse avrei dovuto mettere le SCORIE al primo posto. Tuttavia, ho deciso di mettere i fattori ambientali alla fine proprio per sottolineare come il nucleare non deve essere una scelta di partito. Non dovreste sentirvi in dovere di dire Si al nucleare solo perchè lo dice Berlusconi. Non dovete quindi aver paura di essere etichettati come ambientalisti (come se fosse un male...IO DIFENDERO' SEMPRE IL NOSTRO PIANETA DA QUEL VIRUS CHIAMATO UOMO) solo perchè dite NO al nucleare. Ma veniamo a noi. Possono rigirarvi la frittata quanto vogliono ma la verità è che oggi NON ESISTE NESSUN MODO PER SMALTIRE LE SCORIE RADIOATTIVE. Ci ritroveremmo quindi con montagne e montagne di rifiuti in più...E CHE RIFIUTI...ormai lo sanno anche i bambini che le radiazioni nucleari sono puro VELENO per il nostro corpo. Non bisogna quindi sottovalutare questo fattore...vi ricordo che ogni regione avrà la sua bella centrale...per quanto riguarda "dove metteremo le scorie", ancora una volta, chiedetelo a Berlusconi e Casini. 10. Come si dice in questi casi: "Per ultimo, ma non per importanza..." arriviamo al vero nodo cruciale; alla vera menzogna della nostra società: NON E' ASSOLUTAMENTE VERO CHE LE FONTI RINNOVABILI NON RIUSCIREBBERO A SODDISFARE IL NOSTRO FABBISOGNO ENERGETICO. E' proprio questo che bisogna capire una volta per tutte. Le energie alternative sono l'unico futuro per il nostro pianeta. Un sistema energetico basato sul rinnovabile è l'unica soluzione ad un problema che è destinato a dominare la nostra vita. Ancora una volta la Germania insegna: il piano energetico infatti prevede, entro 20 anni, di SODDISFARE IL 40% DEL FABBISOGNO ENERGETICO ATTRAVERSO FONTI RINNOVABILI. Certo siamo ben lontani dal 100% (come se il nucleare fosse la soluzione...ricordo che soddisferebbe solo il 30%. Ricordo inoltre che ha detta di tutti il nostro paese riuscirebbe a sfruttare, grazie a semplici questioni climatiche, molto più ampiamente il sole o altre fonti rispetto alla Germania), infatti le risorse di capitali, nei prossimi anni, dovranno essere incentrate proprio in questo campo, per migliorare sempre di più le tecnologie che sfruttano le energie rinnovabili ed ottenere in questo modo un indipendenza dal petrolio e dal carbone. Da questo punto di vista l'Italia, nonostante la sua imbarazzante arretratezza, ci fornisce un esempio abbastanza significativo sulle potenzialità delle rinnovabili. Il politecnico di Milano è completamene autosufficiente grazie al solare. Non solo...ha addirittura un surplus di energia che distribuisce alle costruzioni vicine. Questo dovrebbe far riflettere. Le potenzialità umane sono pressochè infinite. Se solo volessimo davvero risolvere il problema in poco tempo risolveremmo il problema. Purtroppo la politica (almeno quella che conta) è guidata dalle lobby e non dagli ideali e ci ritroviamo in un mondo che cade a pezzi. L'unica cosa che posso dirti è: NON CONTRIBUIRE!!!!" continui sulla sua linea. per quanto riguarda la presidenza del partito? non ne ho più saputo niente
postato da: eugenio pagano alle 15:31:28 del 24/05/2008

26 maggio, 2008 16:51  

Posta un commento

<< Home