30 luglio 2007

Questi se ne fot.... del V-Day...continuano a pippare e fare orgette



Cosimo Mele (Udc)

LA NOTIZIA DI OGGI E' : Sesso e coca col parlamentare. Mele (Udc): "Sono io ma niente droga"

NON VOGLIO FARE IL MORALISTA, E NON SO FINO A CHE PUNTO SI PUO' SINDACARE SULLA VITA PRIVATA DI PERSONAGGI PUBBLICI CHE RICOPRONO IMPORTANTI CARICHE ISTITUZIONALI, MA UNO DELL' UDC, PARTITO CHE FA DEL PROIBIZIONISMO E DELLA LOTTA ALLO SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE (E AGGIUNGEREI DELLA "SACRALITA'" DELLA "VERA" FAMIGLIA) UN SUO CAVALLO DI BATTAGLIA, DOVREBBE AVERE COMPORTAMENTI COERENTI CON I VALORI CHE CERCA DI DIFENDERE IN PARLAMENTO.

O NO?

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LEGGEREZZA DEL GIORNO

Se i gatti potessero parlare, non lo farebbero.

> Nan Porter

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DIARIO PERSONALE

Deserto di colleghi e di lavoro, mi dedico a contestare lo Stato e le sue assurde ed infondate pretese di somme di denaro per asserite inesistenti violazioni al Codice della Strada. Ma come, proprio io, che sono un paladino della legalità ed uno scrupolosissimo utente delle strade del Bel Paese!

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1 Comments:

Blogger jim said...

DAL BLOG DI GRILLO:

Casini respinga le dimissioni di Cosimo Mele. Il primo deputato che si è dimesso per essere andato a puttane è un eroe. Invece di rubare, estorcere, mentire, corrompere ha soltanto ceduto ai piaceri della carne. Guardatelo in faccia. Uno così aveva bisogno assoluto di scopare. Due squillo e un po’ di coca all’hotel Flora sono il minimo sindacale.
Mele va tutelato. Ha difeso in passato “la nostra identità cristiana” e ha chiesto che fossero messi alla berlina i deputati cocainomani. Ha voluto sperimentare, vedere, toccare di persona. Lui c’entra, ci è entrato. Chi è senza puttana scagli la prima pietra.
Cosimo, 50 anni, lo ha ammesso: “E’ stata un’avventuretta di una sera”. Casini che vuole un test sui parlamentari per la droga avverta prima i suoi per non creare inutili imbarazzi. Se la casa di tolleranza delle libertà è per il family day, questo episodio ne rafforza i principi.
Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, ha infatti commentato: "La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma...". Umana comprensione, ed è giusto così. I familiari dei nostri dipendenti dovrebbero raggiungerli a Roma. Ricongiungersi, anche carnalmente a spese del contribuente. E tra una seduta parlamentare e l’altra andrebbe facilitata la scopata in famiglia. Con delle stanze attrezzate per l’occasione con una gigantografia dello psiconano e le cinque badanti sulle ginocchia

31 luglio, 2007 17:02  

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