26 febbraio 2008

Rifiuti: arriva Thor, il sistema di riciclaggio ‘indifferenziato’



Pubblico dal sito del CNR :
Quanto sia oneroso e problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la “tragedia” della Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata attenzione in questi giorni. Ma i rifiuti solidi urbani, com’è noto, possono rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va Thor, un sistema sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme alla Società ASSING SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall’elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata.
Un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore. Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.
Come un ‘mulino’ di nuova generazione, l’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell’intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità.
“Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico”, aggiunge Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn-Cnr e inventore di Thor, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policiclici”. E’ possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’. L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno.
Il primo impianto THOR, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro.
L’impianto può essere montato su un camion o su navi. In quest’ultimo caso, la produttività di un impianto imbarcato può salire oltre le dieci tonnellate l’ora e il combustibile, ottenuto dal trattamento, reso liquido da un ‘pirolizzatore’, può essere utilizzato direttamente dal natante o rivenduto all’esterno.
“Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l’anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale”, spiega Paolo Plescia. “Per una identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche, entrambi inesistenti nel Thor. Quanto al calore, i rifiuti che contengono cascami di carta producono 2.500 chilocalorie per chilo, mentre dopo la raffinazione meccanica superano le 5.300 chilocalorie”.
Un esempio concreto delle sue possibilità? “Un’area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”.
Un’altra applicazione interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, consiste nell’utilizzazione dell’energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo eliminando i rifiuti soldi urbani.
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione.
> J. Kerr
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DIARIO PERSONALE
Ieri ho visto la Città delle donne di Federico Fellini. Quando vedo i film di Fellini è come se li sognassi. Unico.

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2 Comments:

Blogger jim said...

DAI COMMENTI AL BLOG DI GRILLO:

VELTRUSCONI MARKETING SPA

se il centrosinistra fosse stato al passo con la società avrebbe approvato i DICO.
si sarebbe innescata una accelerazione nel movvimento di emancipazione culturale. la società avrebbe guardato ad altre possibilità e la chiesa che funge da palla al piede all'italia sarebbe stata sempre li, non come imposizione dall'alto a tutta la società italiana.
se il centrosinistra avesse affrontato e risolto il conflitto d'interessi impedendo ad uno stesso soggetto di fare politica e quindi avere televisioni, non esisterebbe più forza italia.
se il centrosinistra avesse approvato una legge per impedire anche ad un solo soggetto di possedere più del 10-20% delle azioni di una rete tv nazionale si sarebbe innescato un processo di emancipazione culturale con benefici effetti sull'intera società italiana, con reale partecipazione e circolazione d'idee.
se il centrosinistra avesse abrogato la cosiddetta legge biagi, in realtà legge del precariato, rendendo come è giusto che sia più caro il lavoro provvisorio, non saremmo alla situazione odierna di malessere sociale diffuso e scarse possibilità per le famiglie, non dico d'accendere un mutuo, ma proprio d'arrivare alla fine del mese.
se il precariato fosse stato affrontato, si sarebbe data una risposta ai bamboccioni che non riescono ad andarsene di casa e a crearsi una famiglia.
se il precariato fosse stato affrontato forse le famiglie e le convivenze sarebbero aumentate e così pure la crescita demografica che per l'italia rasenta lo zero.
se il centrosinistra avesse affriontato l'incostituzionale legge elettorale, l'antidemocratica legge elettorale porcata, l'eversiva legge che metterà in ginocchio le istituzioni, forse ci credevo ancora al centrosinistra.
se il centrosinistra avesse guardato con più attenzione ai bassolini e jervolini, ai commissari straordinari per l'incremento della munnezza in campania, non penserei oggi che lo stato è (solo) una camorra legittimata (solo) dall'esercito.


Gennaro Esposito 26.02.08 15:14

26 febbraio, 2008 15:29  
Anonymous Anonimo said...

Estate quasi 1500. Caro Savonarola... Santissimo Savonarola, quanto sei bello, quanto ci piaci a noi due! Scusa le volgarità eventuali. Santissimo, potresti lasciar vivere Vitellozzo, se puoi, eh... Savonarola, e che è, oh... diamoci una calmata, eh, oh... e che è? Qua pare che ogni cosa, ogni cosa uno non si può muovere che questo o quello, pure per te, oh. Noi siamo due personcine perbene che non facciamo male a nessuno, che non farebbero male nemmeno a una mosca, figuriamoci a un santone come te. Anzi, no, no, anzi, varrai più di una mosca. Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto. Scusa per il paragone tra la mosca e il frate, non volevamo minimamente offendere. I tuoi peccatori di prima, con la faccia dove sappiamo, sempre zitti, sotto.

26 febbraio, 2008 16:02  

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