03 aprile 2008

Jean-Michel Basquiat


Dice il poeta che “… muor giovane colui che al cielo è caro” e Jean-Michel Basquiat dovette essere carissimo agli dei che se lo presero a soli ventotto anni, nel 1988.
Leggi qui la storia di questo artista americano degli anni '80
Guarda qui alcune sue opere.
Ho scoperto questo personaggio leggendo "I segreti di New Jork" di Corrado Augias. Sono affascinato dai geni ribelli che si autodistruggono.
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Avevo appuntamento con lei alle quattro. La incontro alle tre, e per un'ora non ho saputo che dirle.
> Marcello Marchesi
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DIARIO PERSONALE
Oggi il cielo è pieno di nuvole che sembrano una mandria di erbivori africani che da millenni migrano tutti insieme, lentamente, inconsapevoli della loro esistenza.

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11 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Poveraccio sì, ma anche dograto e sinceramente non è che mi dispiace molto di questi!!!

03 aprile, 2008 15:53  
Blogger jim said...

Guarda come siamo differenti!!!

Sebbene io non sia cristiano-cattolico ecc ecc, io ho grossa pena e dolore per ogni singolo essere umano che muore, SOPRATTUTTO per le persone più deboli psicologicamente. (BEATI GLI ULTIMI....)

Poi lui si è ucciso, non ha fatto male a nessuno tranne che a se stesso.
E' bello scoprire di essere diversi!

03 aprile, 2008 16:04  
Anonymous Anonimo said...

«Per molti la noia è il contrario del divertimento; e divertimento è distrazione, dimenticanza. Per me, invece, la noia non è il contrario del divertimento; potrei dire, anzi, addirittura, che per certi aspetti essa rassomiglia al divertimento in quanto, appunto, provoca distrazione e dimenticanza, sia pure di un genere molto particolare. La noia, per me, è propriamente una specie di insufficienza o inadeguatezza o scarsità della realtà». La noia - A. Moravia
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Comincia la primavera, mi sveglio dal mio lungo letargo e vorrei vivere. Mi ritrovo, invece, costretta tra 4 mura bianche. No non di un ospedale (manicomio!) ma del mio ufficio. Fuori la vita scorre e io da qui immobile vedo volar via i miei sogni, la mia gioia, la mia vita. Ripenso spesso ai miei sogni da bambina quando mi immaginavo architetto o arredatrice, mi vedevo a spasso per una bella città magari accompagnata da un bel cagnone bianco e peloso. Ho sempre sognato Parigi come scenario della mia vita, è sempre stata la mia “ville” preferita. Una casetta con finestre piccole e assolate, le tendine colorate e il balconcino coi fiorellini gialli.
Se vi scrivo questo è perché sono altrove, non ho realizzato i miei sogni e sono inebetita dal “dolce-far-niente” della burocrazia italiana (e forse mondiale).
Però non mi sento una fallita, dalle piccolissime cose cerco di strizzare quella parte sana che può inebriarmi per pochissimi istanti di pura serenità. A volte sono addirittura felice e lo sono di più quando mi accorgo che posso provare ancora gioia. Non mi faccio piegare dalla realtà, anche se a volte vince lei derubandomi dei miei sentimenti e delle persone che amo.
Scusate lo sfogo.

03 aprile, 2008 16:17  
Anonymous Anonimo said...

urrah! il mio capo è arrivato adesso e mi ha dato una ricerchina del cazzo che potrebbe fare un bimbo di 8 anni!

scusate, per qualche ora sarò impegnato a rosicchiare il mio ossicino!

03 aprile, 2008 16:32  
Anonymous Anonimo said...

Ma ti sei fatto tu?!!!
Io non ho pena per chi si cerca il MALE, e non usiamo il luogo comune delle persone deboli...ecc ecc
Io amo la diversità, ma non chi è coglione!
A questo mondo abbiamo molte scelte
e chi sceglie quella più "facile" è stupido!!!!!!!!!!
E' come aver dispiacere di uno che è morto in un incidente e poi scoprire che andava a 180km/h

Comunque ognuno è libero di avere pena per qualsiasi persona.


buona ricerca.

03 aprile, 2008 17:56  
Anonymous Anonimo said...

E per finire....

Basquiat espone ancora a New York nella galleria del cugino di Tony Shafrazi, Vrej Baghoomian, il suo ultimo mercante, poi inizia un tentativo di disintossicazione che non porterà mai a termine: muore il 12 agosto del 1988, per una grave overdose di eroina....

03 aprile, 2008 18:01  
Anonymous Anonimo said...

Mi piacciono le sue opere, sono allegre. La gioconda con la barba è da morire dal ridere.
Artisti giovanissimi e sensibilissimi ai problemi propri e degli altri; si autodistruggono per evitare di essere distrutti dal loro grande demone?
Oggi i 27enni muoiono in macchina o ammazzano i pedoni. Sono cambiati i tempi!

04 aprile, 2008 10:01  
Anonymous Anonimo said...

non voglio leggere, non sono ancora arrivato a quel punto del libro. Non mi rovinare il finale!

04 aprile, 2008 10:03  
Anonymous Anonimo said...

DAI COMMENTI AL BLOG DI GRILLO (PER LA SERIE IL "NUOVO", LA "SOCIETA' CIVILE", NEL PARTITO DEMOCRATICO) :

10 CENTO mille CASTE - Si Può....
La scelta di una giovane donna sembra proprio aderire a quell'innovazione che il Pd vuole portare nella politica italiana ma è sufficiente fare una piccola ricerca sul web per scoprire qualcosa di più su Marianna Madia.
Perché Veltroni ha scelto proprio questa giovane ragazza? A tal proposito Internet svela qualche dettaglio interessante:
Marianna Madia è figlia di Stefano Madia, attore e consigliere comunale a Roma con una lista civica per Veltroni fino al 2004 quando è deceduto.
Ma non solo. Marianna è collaboratrice alla presidenza del Consiglio. Enrico Letta, infatti, l'ha fatta entrare all'Arel (l’Agenzia di Ricerche e Legislazione promosso dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio) fondata da Nino Andreatta adesso nell'orbita di Letta.
Altra collaborazione illustre della Madia è quella con Giovanni Minoli a Rai Educational dove all'una di notte conduce e-Cubo, trasmissione su questioni ecologiche ed energetiche.
Dulcis in fundo, Marianna è anche l'ex fidanzata di Giulio Napolitano, 40enne professore di diritto pubblico all’Universita’ della Tuscia figlio del Presidente della Repubblica.
"La mia candidatura - ha affermato la giovane capolista - dimostra che c’è una rivoluzione in corso. Veltroni mi ha convinto che c’era spazio per la mia straordinaria inesperienza".
Ma nel suo discorso la giovane candidata ha ringraziato i suoi illustri 'padrini'. "Voglio rivolgere - ha detto Marianna - tre grazie importanti: il primo ad Enrico Letta che ad una ragazzina non ancora laureata ha dato la possibilità di entrare all'Arel. Poi dico grazie a Giovanni Minoli maestro di vita e di pensiero ed infine a Walter Veltroni che mi ha dato questa possibilità".

Massimo Greco 04.04.08 00:56 |

Che facce di m****. perche non ci sono io all'arel? x che non sono figlio di ... fidanzato di ... amico di ...!! I can caro walter e cara casta, I can mandarti a fanculo alle prossime elezioni!!

Pietro Marconi 04.04.08 11:05

04 aprile, 2008 11:15  
Anonymous Anonimo said...

quale finale del libro???

04 aprile, 2008 11:38  
Anonymous Anonimo said...

quello di augias, per quanto riguarda la storia del pittore in questione

04 aprile, 2008 12:13  

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