13 maggio 2008

Diego Armando Maradona



Post del giorno dedicato a Diego Armando Maradona, considerato il giocatore più forte di tutti i tempi.
L'ho visto al San Paolo, purtroppo soffrendo perchè sono juventino, e davvero era il più forte di tutti. Onore a te, Diego, e riguardati!
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CRONACA
La lezione del caso Schifani (riassunto di questo articolo: per il "giornalista" (ahah) G. D'Avanzo, citare il contenuto di un VERO giornalista sotto scorta, Lirio Abbate, è : "qualunquismo antipolitico")
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LEGGEREZZA DEL GIORNO

"Una ragazza mi ha detto: "Vieni a casa mia, non c'è nessuno". Sono andato a casa sua e non c'era proprio nessuno".
> Mario Zucca
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DIARIO PERSONALE
Ho inserito tra i link preferiti quello del Meetup dei Grilli del Pigneto (quartiere di Roma), giovani e meno giovani che si vogliono impegnare in attività sociali, culturali e nella politica, insomma : CITTADINI ATTIVI (lamentarsi che le cose vanno male non basta).

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2 Comments:

Blogger jim said...

Dario Fo: "Contro Travaglio un'azione bipartisan"


A proposito della bufera esplosa in conseguenza delle parole di Travaglio da Fazio, mi viene in mente un commento di Gianni Rodari, col quale il poeta apre un suo testo:
"Le parole sono come pietre. - dice - Lanciate nello stagno producono cerchi concentrici che s'allontanano dai tonfi allargandosi fino alla riva. Quelle pietre hanno spaventato gli uccelli e i pesci che schizzano via... nessuno si cura delle rane e delle carpe colpite dai sassi. La parola muove l'acqua, creando scompiglio e sgomento. Se ne approfittano alcuni passanti che raccolgono veloci rane e pesci che galleggiano storditi."
Assomiglia un po' al cataclisma innescato da Travaglio l'altro giorno a 'Che tempo che fa'.
I commenti tratti da un libro scritto da Marco insieme a Peter Gomez ed edito un mese fa, hanno sdegnato ed anche sconvolto gli inquilini dello stagno. Perfino alcuni pesci rossi, in verità un po' sbiaditi, sono letteralmente guizzati fuori dall'acqua in una danza d'indignazione!
Ma che suono avevano quelle parole lanciate nella calma gora? E' semplice....ricordavano amicizie e frequentazioni ambigue fra l'appena eletto Presidente del Senato, Renato Schifani, e alcuni figuri di capi cosca mafiosi. Ma attenti: lo Schifani (strana onomatopeica di un nome) non s'è gettato furente insieme ai suoi numerosi sostenitori contro il libro di prevedibile enorme tiratura, ma contro le parole dette attraverso un mezzo - la televisione - che normalmente si occupa di giochi per famiglie, concorsi fra giovani disposti a esibire cosce e glutei, telegiornali disinformanti, vacui e noiosi.... Sta qui lo scandalo! In quella stessa acqua incolore, le pietre scagliate hanno prodotto un'eco insopportabile.
Tant'è che Renzo Lusetti della Margherita, partito Democratico, ha urlato: "....il direttore generale Rai, Cappon, deve prendere provvedimenti concreti, cioè a dire sanzioni, interdizioni dal video...." E poi aggiunge disperato "Purtroppo la Rai non si decide mai".
S'indigna Luigi Bobba del Pd: "La televisione che fa Santoro con Travaglio è come un format (cioè a dire roba tipo Grande Fratello): essa estremizza solo un punto di vista (cioè 'Chi è quel mafioso? Che ci fa Schifani con lui?') Si vuole dimostrare una tesi, poi si monta il materiale. Risultato: danni anche politici."
Bella questa del format! Cioè chi preconfeziona un discorso e lo avalla con delle prove è un indegno mestatore!
Da cui si evince che tutti i grandi scrittori, poeti, registi di questo mondo sono manipolatori infami, furbacchioni abietti.... a partire da Dante, che scriveva pure in rima!
E' un esercito di protestatori offesi da sinistra al centrosinistra, a destra un po' a sinistra, a destra senza sinistra fino ai fasci littorio ante litteram.
Infatti alle parole di Travaglio s'è indignato perfino Ciarrapico: cinque processi, cinque condanne, oggi senatore del Popolo delle Libertà.
Ma attenti, non c'è di che farci troppo sollazzo satirico. Questo schizzare di indignati prelude a un'azione questa volta sì preconfezionata e terribile. Bipartisan.
Finalmente destra e sinistra si ritrovano coinvolte dentro a una medesima cultura: quella dell'insofferenza verso la satira e la denuncia di ogni illecito.
Qui fate attenzione, non si tratta di occasionali esternazioni prodotte da un fastidioso ronzare contestatorio.... Qui, per la prima volta, dentro tutto o quasi l'arco politico del nostro Paese si è deciso di imporre il silenzio, la pace dello spirito e soprattutto delle idee.
"Basta con l'antipolitica" come ripetono gli eletti dello stagno e le rane sopravvissute all'ultimo conflitto "eliminiamo i mestatori".
Come dice la canzone: "Silenzio. Zitti e basta di gracchiare!" Si chiude. Piantatela con le denunce non controllate, le inchieste sopra le costruzioni abusive, le accuse di appalti truccati, con concorsi dove i vincenti sono già stabiliti. Smettiamola di eccitare gli animi, soprattutto le menti dei giovani e dei pensionati, a costo di annullare qualche garanzia di libertà e persino di democrazia.
In poche parole, interriamo lo stagno. Sabbia, per favore! Via le rane, pesci e uccelli. Guai a chi gracchia e rompe il silenzio di chi governa unito.
DARIO FO

13 maggio, 2008 15:23  
Anonymous Anonimo said...

Lettera a Santalmassi,
tutti contro Travaglio, anche Lei: raccontare la biografia di Schifani è -potremmo ricordare- "un atto criminoso", non c'e' contraddittorio. I modi di Travaglio non vanno bene, è stato diffamatorio. Come da tradizione cattolica: le cose in Italia si fanno ma non si devono dire...
Però io vorrei capire alcune cose:
Dove stava l'indignazione dei politici quando Sgarbi in TV offese alcuni con una volgarità da scaricatore di porto, quando raccontava balle colossali: che “Il Giornale” non ha finanziamento pubblico (Falso), che Biagi ha scritto un libro su Romiti (Falso), oppure quando infanga il nome di un morto, Biagi (che non sarebbe stato cacciato, Falso)?
Biagi è stato "sbolognato" da SACCA’ dopo l’editto bulgaro, lo stesso Saccà che GRAZIE alle intercettazioni telefoniche recenti lo sentiamo strisciare ai piedi di Berlusconi. Mons.Tonini sul caso Biagi ha detto: “l’hanno ucciso”, “gli hanno fatto una cosa che non è degna degli esseri umani”.
Può darsi che Sgarbi dirà che anche Tonini è una "faccia da tonto"... possibilmente dopo che questi sarà morto.
Si critica la FORMA di Santoro, di Travaglio, di Grillo, la lingua di Di Pietro, però non la forma di Sgarbi, non la forma di Ferrara, non le forme subdole di Vespa, non le molteplici forme, menzogne e figuracce collezionate da Berlusconi, solo per dirne alcuni.
Vogliamo mettere a confronto la famosa figura da pirla di Berlusconi al parlamento europeo con Travaglio? Oppure vogliamo confrontare Berlusconi che falsifica i bilanci eppoi si fa una legge per depenalizzarsi? O Berlusconi che mente sui salari, o sul Milan e nessuno dice niente?
Si concentrano tutti sulla forma, i contenuti meglio evitarli...
Dove sta il contraddittorio quando Berlusconi o altri politici dicono stupidaggini? GRAZIE alle intercettazioni di Vespa, sappiamo che il contraddittorio gli viene "cucito addosso".

Dove stava l'indignazione "morale" quando Berlusconi si voleva comprare un senatore a suon di puttane, o per tantissimi altri fatti simili?
Ma, lei dice "Berlusconi ha vinto le elezioni, come la mettiamo?". La mettiamo che anche i bambini sanno che la democrazia di un paese si misura anche con la libertà dei medium di massa, dell'informazione. Chi la controlla, controlla il consenso. Filippo Facci, per difendere gli esponenti della casta-cosca ieri sera a Matrix si è fatto autogol: "Travaglio con le sue affermazioni orienta il consenso dell'elettorato".
Due piccioni con una fava: 1) ha ammesso il potere della TV 2) doveva anche spiegare perché non può farlo, mentre Berlusconi controllando 3 network nazionali più la RAI, soprattutto adesso che è al governo, può farlo?
Berlusconi si confeziona le leggi, il consenso e le vittorie. Senza contraddittorio.
Travaglio ha ragione. In fondo non fa altro che rifarsi all'idea di Borsellino, quando disse che un Politico non va giudicato sulla base dei processi o sentenze giudiziarie. Un politico - diceva - deve essere considerato "non affidabile", e allontanato, se ha avuto rapporti con personaggi mafiosi o sospetti, anche se non ha preso neanche una multa. Un Crisafulli che si bacia con un mafioso non commette alcun reato. Schifani non ha commesso alcun reato, eppure ha avuto frequentazioni poco onorevoli.
Non sapeva della SiculaBrockers? Non sapeva niente neanche quando gli fu affidato l'incarico del piano regolatore di Villabate? Forse, ma allora è anche peggio: è un ingenuotto che cade spesso in mano a giri mafiosi senza rendersene conto?
Se un ingenuotto presidente del senato va bene allora Borsellino era un cretino.

Travaglio ha ragione: questo non è un paese normale, ovvero nella norma. Infatti siamo primi come numero di infrazioni alle normative comunitarie europee, siamo ultimi come sviluppo, siamo primi come criminalità organizzata, siamo primi anche per la "monnezza", siamo gli unici ad avere condannati in parlamento. Siamo gli unici che non possono scegliere più i candidati. Siamo gli unici che non abbiamo più un'opposizione. E siamo primi europei per il controllo dell'informazione da parte politica.
Eccelliamo sui peggiori aspetti.
Ultima domanda: da 15 anni il paese sta andando sempre peggio, chi è la causa? Travaglio, Di Pietro, Biagi?
Valerio Guagnelli Scanzani

14 maggio, 2008 10:24  

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