06 luglio 2007

Giorgio Ambrosoli


"È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di far qualcosa per il Paese"

QUESTO E' IL SANTO LAICO (MIO COLLEGA) DEL CALENDARIO SCARICABILE DAL SITO DI BEPPE GRILLO A CUI E' DEDICATO IL MESE DI LUGLIO 2007

Giorgio Ambrosoli (
Milano, 17 ottobre 1933Milano, 12 luglio 1976) è stato un avvocato italiano, esperto in liquidazioni coatte amministrative. Fu assassinato il 12 luglio 1979 da un sicario ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona. Ambrosoli morì per aver svolto onestamente il suo lavoro non piegandosi alle pressioni della mafia e dello Stato. Fu definito "un eroe borghese"..
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CRONACA

"Speriamo che muoiano tutti, 1-0 per noi"
Audio: le telefonate shock del G8 di Genova
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
"Quando torni, se sto studiando, per favore svegliami".
> Anonimo
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DIARIO PERSONALE
Sono contento della mia prestazione nella partita di ieri (2 gol e parecchi assist, oltre al solito "cuore oltre l'ostacolo" in difesa), in un nuovo campetto vicino la Piramide Cestia, con ragazzi che giocavano davvero bene.

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1 Comments:

Blogger jim said...

Il ricordo (e l’esempio) di Giorgio Ambrosoli sono una componente essenziale della nostra riflessione inseriamo nel sito questa lettera, indirizzata da Ambrosoli alla moglie, che contiene il suo testamento spirituale.


Anna carissima,

è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della B.P.I. (Banca Privata Italiana n.d. r.) atto che ovviamente non soddisfarà molti e che è costato una bella fatica.

Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente dì ogni colore e risma non tranquillizza affatto. E’ indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il paese.

Ricordi i giorni dell'Umi (Unione Monarchica Italiana n.d.r.) , le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant'anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l'incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato - ne ho la piena coscienza - solo nell'interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo.

I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [... ] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa.

Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell'altro [... ]

Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi.

Hai degli amici, Franco Marcellino, Giorgio Balzaretti, Ferdinando Tesi, Francesco Rosica, che ti potranno aiutare: sul piano economico non sarà facile. ma - a parte l'assicurazione vita – (…) Giorgio

06 luglio, 2007 14:58  

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