07 ottobre 2008

L'Eco del Porcellino


QUESTA FOTO E' BELLISSIMA, IL PRIMO CHE CRITICA...SPUTO


Poichè sto provando a fare una specie di rassegna stampa sul meetup dei Grilli del Pigneto,
oggi vi linko il "numero zero" ed attendo commenti, critiche, suggerimenti, per migliorare od abbandonare questo tentativo.
Leggi qui l'Eco del Porcellino
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CRONACA
(Leggi l'Eco del Porcellino, E' GRATISSSSSSS!!!)
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Sono una star pronta all'uso. Basta aggiungere acqua e mescolare.
> David Bowie
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DIARIO PERSONALE
Mi sento quasi come
Eleonora Pimentel Fonseca davanti al suo primo numero del Monitore Napoletano

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11 Comments:

Blogger Unknown said...

un consiglio: leva questo schifo di foto!!!

07 ottobre, 2008 16:15  
Anonymous Anonimo said...

è titto lui

07 ottobre, 2008 16:17  
Anonymous Anonimo said...

DAL BLOG DI BEPPE GRILLO:

Tutti si preoccupano di cosa può succedere. Le banche non si fidano più delle banche. Tra di loro non si prestano più soldi. Il veleno introdotto nel sistema finanziario mondiale dai titoli tossici made in USA sta producendo i suoi effetti.
Nessuno al mondo sa dire quanta sia la quantità di veleno americano e dove si trovi. La SEC, la FED, il Governo di Bush, il ministro del Tesoro Paulson dov’erano in questi anni? Mentre la loro nazione baluardo di libertà esportava cannoni e CDO e subprime, titoli su debiti inesigibili. Lo sapevano questi bastardi che erano inesigibili.
Una merda introdotta nei fondi e nei derivati che produrrà decine di milioni di disoccupati, di senza tetto, di risparmiatori disperati. Il debito pubblico americano è il più alto del pianeta, gli Stati Uniti consumano un terzo delle risorse della Terra, ma sono solo 300 milioni su 6,7 miliardi. Per rimanere in piedi devono controllare l’economia mondiale con la finanza e con le armi. Gli Stati Uniti spendono 500 miliardi di dollari OGNI ANNO per gli armamenti, per le centinaia di basi militari sparse per il mondo, dal Giappone, a Cuba, a Vicenza. La seconda nazione per spese militari è la Gran Bretagna con 59 miliardi di dollari, quasi un decimo, e la Russia di Putin segue con 35.



Il mondo paga la tenuta del dollaro, i 500 miliardi di dollari in armamenti. Gli Stati Uniti, di fronte a questo disastro finanziario, dovrebbero fare come la Germania nazista sconfitta e costretta a pagare i debiti di guerra e corrispondere i debiti di PACE alle nazioni che ha messo in ginocchio.
Tra Saddam e Bush chi ha fatto più danni? Più morti? Il primo è stato impiccato dal secondo che, nel frattempo ha impiccato anche l’economia mondiale. Da chi è stato eletto Bush? Dalla finanza americana, dalla National Rifle Association, l’organizzazione che promuove l’industria delle armi, dai petrolieri. Nel 1989 è caduto il muro di Berlino, nell’ottobre 2008 è caduto il muro di Wall Street insieme al delirio di una globalizzazione governata da chi ci guadagnava sopra. L’URSS non esiste più. Gli Stati Uniti, per adesso, ci sono ancora e ci spiegano l’economia, la finanza, la libertà. Ci occupano per proteggerci, fanno fallire le nostre banche, le nostre borse. Yankees Go Home, con le vostre armi, le vostre atomiche, la vostra finanza creativa.
Non credo che le banche falliranno, ma non è questo il vero pericolo. Tra pochi mesi il crollo della finanza si trasferirà nell’economia reale, nella produzione. In primavera nessuno penserà più al titolo delle azioni o al conto corrente, ma al posto di lavoro, ad arrivare alla fine del mese.

07 ottobre, 2008 16:21  
Blogger connemara said...

non male l'idea, ma sta foto la devi togliere!!!!

07 ottobre, 2008 16:39  
Anonymous Anonimo said...

uff, povero porcellino.....

08 ottobre, 2008 10:07  
Anonymous Anonimo said...

DA SITO VOGLIOSCENDERE.IT (n.d.r. - quando Travaglio parla di "quello colle meches parla di Facci):

Ora d'aria
l'Unità, 7 ottobre 2008

A sentir lui, Al Tappone ha già speso “180 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti”: oltre 10 milioni per ciascuno dei 17 processi subiti finora. E con risultati tutt’altro che esaltanti, visto che è ancora imputato in 5 e rischia di tornare in tribunale se la Consulta boccerà la legge Alfano. Già spremuto fino all’osso dai suoi legali, il Cainano deve poi pagare un battaglione di politici e cosiddetti giornalisti che ripetono a pappagallo le panzane dei suoi avvocati. Spesa del tutto inutile, almeno per i giornalisti: basterebbe nominare direttori, cronisti ed editorialisti degli house organ di famiglia gli avvocati Ghedini, Pecorella e Longo, con notevole risparmio. Si chiama “economia di scala”.

Prendiamo per esempio quello biondo platino con le mèches del Giornale, una sorta di Ghedini con la parrucca di Sharon Stone. L’altro giorno ha scritto una pagina sull’ordinanza del Tribunale di Milano che, per la seconda volta, ha spedito alla Consulta la porcata Alfano, in quanto viola almeno 6 articoli della Costituzione. E ha deciso di proseguire il processo Mills-Berlusconi a carico di Mills, che non è un’alta carica dello Stato e nemmeno bassa (oltretutto è cittadino britannico), quindi non rientra nella porcata. Decisione scontata e tutt’altro che inedita: capita di continuo che, come prevede la Costituzione, i giudici che la ritengono violata da una legge chiedano alla Consulta di cassarla per evitare di applicare una norma incostituzionale. Stavolta però c’è di mezzo il padrone, dunque l’ordinaria amministrazione diventa scandalo.

Ghedini, sempre spiritoso, dichiara: “Per la seconda volta i giudici di Milano rifiutano di applicare una legge del Parlamento... Ma, se questo collegio prevenuto dovesse condannare Mills, la sentenza non avrebbe valore politico né giuridico per Berlusconi”. Il giornalista ossigenato copia e incolla: “Milano rifiuta per due volte di applicare una norma approvata dal Parlamento… Nella remotissima ipotesi che Mills dovesse essere condannato, l’effetto su Berlusconi sarebbe nullo” perché “le difese ritengono la Gandus troppo politicamente orientata”. Questa Gandus è addirittura “tracotante”, perché se ne infischia del “Capo dello Stato” che ha firmato l’Alfano. Il poveretto forse ignora che tutte le eccezioni di incostituzionalità puntano a cancellare leggi firmate dal capo dello Stato (senza la firma non sarebbero leggi e non ci sarebbe bisogno di impugnarle alla Consulta). Poi, in un italiano malfermo, se la prende con Di Pietro, reo di essere addirittura in sovrappeso: “Il corpulento dell’Italia dei Valori è sicuro che ci sarà una condanna (per Mills): questo nonostante trattasi, il processo Mills, del procedimento in assoluto più inconsistente tra tutti quelli che Berlusconi ha subìto in da una quindicina d’anni”.

Chiedendo scusa alla lingua italiana per aver riportato una simile bestialità, azzardiamo una domanda: ma perché il procedimento in assoluto più inconsistente eccetera preoccupa così tanto Al Tappone e le sue badanti? Perché lo aboliscono per legge, ricusano il giudice (anche ora che non potranno più giudicare il Cavaliere) e dedicano alla faccenda ettolitri d’inchiostro? Se, come dicono, Al Tappone è sempre stato assolto nei processi più consistenti, non avrà difficoltà a farsi assolvere anche in quello più inconsistente. Invece sono terrorizzati. E hanno ragione, perché qui le toghe rosse c’entrano poco: qui c’è la confessione scritta, verbalizzata e poi comicamente ritrattata da Mills. Ma il simil-Ghedini ossigenato, con grave sprezzo del ridicolo, insiste: “I legali di Berlusconi si erano dapprima augurati di poter andare a sentenza, così da incassare un’assoluzione che sarebbe stata (o sarà) inevitabile anche per il giudice più prevenuto di questa terra”, perché “in mano al pm De Pasquale non c’è nulla”. Ecco: l’avv. Ghedini non vedeva l’ora di arrivare a sentenza, infatti ha chiesto di rinviare il processo a dopo le elezioni, poi i suoi testimoni han fatto di tutto per non farsi trovare e allungare il brodo di un processo agli sgoccioli, infine ha ricusato la giudice Gandus per ricominciare tutto da capo. Dopodichè ci si è messo anche l’on. Ghedini, un semplice omonimo, che proprio sul più bello ha ispirato la legge Alfano che ha espulso Al Tappone dal processo. Deve averlo fatto per dispetto: per impedire alla Gandus di assolverlo. Figurarsi la rabbia dell’avv. Ghedini contro l’on. Ghedini. Dev’essere proprio furioso.
(Vignetta di Molly bezz)

08 ottobre, 2008 11:56  
Anonymous Anonimo said...

hola atodo companero, ma esta estampa me siembra un pochito eschifosas...

08 ottobre, 2008 12:42  
Blogger Unknown said...

Questa va un po' meglio.

Sei un lama?

08 ottobre, 2008 13:12  
Blogger jim said...

querido compañero,
la prensa es maravilloso, usted está enfermo!

Si usted descubre que usted se ponga un "conejillo de la tierra" en la sopa!
HASTA LA VICTORIA, SIEMPRE!

08 ottobre, 2008 14:19  
Blogger jim said...

PER BILO:

sì, sono un lama, luciano lama.

08 ottobre, 2008 14:20  
Anonymous Anonimo said...

Recuerda que seis hoja de ruta .... (tracciato)

08 ottobre, 2008 14:25  

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