20 gennaio 2009

Stanislav Markelov e Anastasia Baburova



dal sito polisblog.it:
La Russia
si accosta ogni giorno di più alle grandi democrazie planetarie: sono stati assassinati infatti Stanislav Markelov e Anastasia Baburova.
Chi erano? Anastasia era l’erede di Anna Politkovskaya, aveva venticinque anni, era una praticante della Novaya Gazeta, e si è beccata una pallottola in fronte per questo motivo ed è morta. Stanislav invece - nelle foto della gallery, è il cadavere intorno al quale si muovono gli investigatori - era un avvocato di 34 anni.
Principalmente aveva pestato i piedi al regime - perchè quello è un regime - per usare una parola un pò abusata, occupandosi del caso del Colonnello Yuri Badanov, l’ufficiale russo più alto in grado ad essere condannato per crimini di guerra.
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CRONACA
Messaggio a chi conosce davvero tutta la vicenda De Magistris:Cosa ne pensate della sospensione del procuratore Apicella?Cosa ne pensate dell'articolo che allego qui?
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci
> E. Hobbard
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DIARIO PERSONALE
Ricordo a tutti che al primo posto, nella mia scala di valori c'è la LIBERTA'.
Non sono un fanatico integralista, ma, ribadisco...al primo posto la LIBERTA'!

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1 Comments:

Blogger jim said...

DAI COMMENTI AL BLOG DI GRILLO:

Da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Jatropa_curcas

La Jatropha curcas o Jatropa curcas è una pianta tropicale che riesce a crescere in terreni semi-aridi e in presenza di scarse precipitazioni (600 mm/anno) ma con temperature superiori a 14 °C. Le sue caratteristiche la rendono spesso impiegata in progetti di lotta alla desertificazione e all'erosione. I frutti della Jatropha non sono commestibili per l'uomo e per gli animali: per questo nei villaggi la pianta è spesso coltivata intorno ai campi come siepi di difesa per proteggere le colture dagli animali. La resa in frutti della Jatropha è fortemente variabile. Si va da meno di 100 kg per ettaro fino a 10 tonnellate. Il motivo di questa forte variazione è in parte dovuto al carattere ancora selvatico della pianta, la quale non è mai stata nel passato oggetto di pratiche di miglioramento o stabilizzazione della resa, dal terreno su cui è coltivata e dal clima.
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Ricapitolando:

[1]Si coltiva su terreni incolti, poveri e con poca piaggia. In pratica rinverdisce zone altrimenti MORTE
[2]Combatte la erosione.
[3]NON sottrae terreno coltivabile nè diminuisce i viveri per alimentazione umana o animale.
[4]Crea posti di lavoro.
[5]Evita la estrazione e raffinazione del petrolio.
[6]È interamente biodegradabile.

Praticamente risolti TUTTI i punti dubbi sui bio-carburanti.

Un solo difetto: non è brevettabile dalle multinazionali...!!!

Dite la vostra!

Fabio Castellucci 20.01.09 14:48|

20 gennaio, 2009 15:02  

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