17 febbraio 2009

"Da domani mi alzo tardi" di Anna Pavignano


Sto leggendo questo libro:
"
Da domani mi alzo tardi" di Anna Pavignano.
Il libro è davvero emozionante, perchè sembra di essere davvero in presenza di Massimo Troisi, Massimo l'uomo, che poi era molto simile a Massimo l'attore.
Di seguito riporto una recenzione sul libro, tratta da questo sito:
"Non lo definirei un romanzo questo Da domani mi alzo tardi di Anna Pavignano. In effetti tecnicamente lo è: la Pavignano, da giusta mestierante, cuce le pagine di questo libro sino a produrne la trama. Trucchi dell'arte del creare. Ma se questo potrebbe bastare per un "romance", dove gli elementi del fantastico sono predominanti, quest'opera ne uscirebbe sconfitta in quanto la struttura narrativa non reggerebbe i colpi inferti del lettore annoiato. La grande forza di Domani mi alzo tardi è proprio la sua natura di "novel" (gli inglesi sono più accurati nel distinguere i generi) in cui la rappresentazione della vita è realistica, vera. Ed è questa verità, questo atto di coraggio della Pavignano (donna ancor prima che scrittrice) che fa di questo libro una lettura curiosa, poetica, commovente. "Un romanzo che ripercorre la vita personale e artistica di Massimo Troisi" cita la quarta di copertina. Riduttivo, troppo riduttivo. E' come dire che Ladri di Biciclette è la storia di un operaio a cui rubano la bicicletta che gli serve per poter lavorare. Riduttivo. Da domani mi alzo tardi ci restituisce un Troisi diverso, un Troisi che non siamo stati abituati a conoscere, un Troisi che se ne esce dagli schermi televisivi e cinematografici per entrare nella "vita vera". Ci mette nella condizione di conoscere le debolezze, le contraddizioni e la complessita di un'immagine ristabilita alla sua condizione di essere umano. Ma è riduttivo anche questo. Da domani mi alzo tardi è un ricordo intimo, pagine frammentate di un diario che descrivono la storia d'amore tra un ragazzo e una ragazza, tormenti e gioie che Anna Pavignano ci regala con atto generoso.La Pavignano fa tornare Troisi (magia della scrittura) e con lui la ragazza che era.La ragazza si interroga sull'amore. Su quella relazione tormentata ma capace di emozioni folli, su cosa si è disposti a rinunciare, a sopportare, sull'amore fisico, totale. La ragazza della storia cerca di aggrapparsi con tutte le sue forze a un'idea dell'amore, "quell'amore che strappa i capelli". La ragazza diventata donna forse ha capito che "l'amore che strappa i capelli" si perde sempre. Che è solo una fase. Come scrive Andrea G. Pinketts: "si chiama passione perchè passa". Dopo di che inizia l'amore, quello vero. Quell'amore che ha fatto sì che Anna Pavignano scrivesse queste belle pagine senza (e avrebbe potuto) sfruttare il nome e l'immagine di Massimo Troisi. Quell'amore che ha fatto sì che Alfredo Morabito (marito della Pavignano) accettasse e rispettasse quest'opera.Voglio finire queste righe con una frase (non so se c'entra ma mi piace pensare di sì) di De Andrè a cui credo in maniera assoluta: "E' meglio essersi lasciati che non essersi mai conosciuti". Questo è amore vero."
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Non ho parlato con mia suocera per 18 mesi. Non volevo interromperla.
> K.Dodd
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DIARIO PERSONALE
Oggi ho avuto uno scambio epistolare con una persona molto intelligente, che mi ha dato qualche speranza che non è tutto perduto.

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1 Comments:

Blogger jim said...

DAI COMMENTI AL BLOG DI GRILLO:

........sempre dal Messaggero di oggi:

Presi i due romeni considerati responsabili dello stupro della quattordicenne al parco della Caffarella. Il romeno Alexandru Isztoika Loyos, 20 anni, è stato posto in stato di fermo alle 4.00 di questa notte. E' stato catturato a Roma. Il secondo romeno, Racz Karol, 36 anni, è stato rintracciato qualche ora dopo a Livorno ed è stato trasferito a Roma. Stava per fuggire in Spagna.
Isztoika Loyos, con precedenti in Italia per furto e ricettazione e fermato anche per droga, era stato espulso. La decisione del prefetto di Roma fu poi annullata da un magistrato bolognese. E' stato preso in una barcacca in via Fosso dei Fontanili, vicino al Quartaccio.
Il ventenne ha confessato. «Non so perché, non so come è successo, volevamo solo rapinarli, poi improvvisamente tutto è cambiato» ha detto il ventenne.

Ora il sospetto, oltre la rabbia, sorge spontanea; perchè aldilà del fatto che è ovvio il depotenziamento delle forze dell'ordine da parte della CASTA, è altrettanto sconcertante l'immobilità della CASTA, che può essere per i più svariati motivi, ma, un dubbio sorge, stupido masempre dubbio: non è che stanno facendo si che la gente diventi sempre più xenonofoba in modo tale che per tutte le elezioni a venire, il pseudo centro destra si garantisce lunga vita con l'appoggio sempre maggiore degli elettori?

18 febbraio, 2009 11:37  

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