04 dicembre 2007

Radio Londra


Mi sembra molto opportuno, nell'attuale momento storico italiano (vedi altro magistrato coraggioso, la Forleo, trasferito dalla Casta), il post di Ricca su Radio Londra:
"Per molti aspetti l’Italia è rimasta fascista.Durante il Ventennio l’informazione era contingentata. Non era un diritto dei cittadini, ma uno strumento del regime. Di certi argomenti non si poteva parlare. Bisognava credere, non ragionare. Per questo il regime aveva piazzato suoi servi dappertutto. E Radio Londra era una delle poche voci libere. Chi l’ascoltava rischiava l’arresto. Per capire l’Italia del Ventennio e ricordare la cruciale importanza dell’informazione nell’era Raiset, una lettura stimolante è la raccolta delle corrispondenze da Roma del Colonnello Stevens, il famoso Colonnello Buonasera. E’ il 22 aprile 1941, la parola al Colonnello Buonasera.
“Buona sera.
Due mesi di arresto e mille lire di multa colla condizionale: è questo il prezzo, per ogni cittadino italiano incensurato, dell’abbonamento alle trasmissioni di Radio Londra, oltre al canone annuale dell’EIAR e all’eventuale confisca dell’apparecchio, se questo è di proprietà del nostro ascoltatore. Il prezzo è caro, ne conveniamo, ma non siamo noi a trarne profitto; e, d’altronde, il numero crescente dei nostri ascoltatori dimostra quanto siano vaste le categorie di italiani che affrontano questo rischio per ascoltarci.Non vi è esortazione della stampa o delle autorità fasciste, non vi è minaccia di pene, non vi è sanzione effettiva che possa circoscrivere o fermare questo continuo allargarsi della massa di nostri ascoltatori in Italia. Nel Nord e nel Mezzogiorno, nel centro e nelle isole, nelle città e nelle campagne, in montagna o sul mare, non vi è un centro abitato nel quale la voce di Radio Londra non sia ascoltata; furtivamente eppure con intensa attenzione, colla emozione di fare ciò che è proibito e di preservare qualche cosa di caro.In ogni grande casamento cittadino, a una data ora del giorno o della sera, vi è almeno una radio il cui altoparlante parla sommesso come un sussurro. È l’ora di Radio Londra: e il capo-fabbricato non deve sapere, per quanto, forse, sia occupato ad ascoltare anche lui.Si mandano i bambini a letto; perché non parlino l’indomani a scuola e qualcuno faccia la spia al maestro, e il maestro faccia la spia al fiduciario rionale. Se una visita batte alla porta, la radio viene spenta di colpo. Si spengono i lumi a volte; come se l’oscurità dovesse attutire il suono; si ascolta alla cuffia; si adoperano antenne portatili orientandole in modo da favorire la ricezione ed eliminare le rumorose interferenze delle stazioni fasciste; e quando si può ascoltare perfettamente il segnale è come un trionfo.Lo stesso avviene nei piccoli centri rurali dove il radioamatore, coraggioso e ammirato, è, magari, uno solo; e tutti sanno chi è; e nessuno lo dice; e tutti attendono da lui notizie: le vere notizie, i ragionamenti politici, i veri ragionamenti. Forse è l’albergatore, forse il farmacista, forse il dottore; comunque, una persona fiera di compiere un atto di coraggio e di intelligenza che lo distingue dal gregge di coloro che non osano e coi quali, nel giorno delle celebrazioni, egli è costretto a confondersi indossando la stessa uniforme nera e lo stesso berretto alla tedesca. Il maresciallo dei carabinieri lo sa; ma sorride sornione, pensando che forse non è lontano il giorno in cui questi isolati detteranno legge.Questo fenomeno generale e profondo inquieta il regime fascista, perché forse è l’unica forma di protesta possibile contro il regime. Protesta muta, anche se non sorda; spontanea, anche se inorganica; concorde, anche se sgorga da sentimenti diversi e contrastanti; vasta, anche se composta da elementi individuali; e progressivamente sempre più vasta, più concorde, più spontanea.Non è merito nostro, di noi che lavoriamo giorno e notte qui a Londra per informare il pubblico italiano di quanto avviene nel nostro paese e nel mondo: noi cerchiamo soltanto di avvicinarci alla realtà dei fatti, e di ragionare con sincerità e buon senso. Ma sappiamo che l’Italia ha sete di verità e di senso comune; e non è possibile allontanare dall’acqua le labbra degli assetati.Due mesi di arresto e mille lire di multa sono troppo pochi per questi imputati; e di più sarebbe troppo per i giudici.Buona sera”.
(H. Stevens, Listener All., “Short Italian News Comment” 269, 22 aprile 1941, 22.40 (Bbcn s.I.b. 5).) "
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
All'improvviso mi svegliai e dissi: "Alice Alice cos'é cambiato fra di noi?". Lei disse: "Ma io non sono Alice". Allora capii.
> Stefano Benni
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DIARIO PERSONALE
Oggi c'è il sole. Ci ho messo un'ora per venire al lavoro. Stasera cena coi colleghi a Tivoli. GRANDE IL POST DI OGGI DI BEPPE GRILLO, LEGGETELO.( No al bullismo parlamentare nelle scuole)

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4 Comments:

Blogger jim said...

DUE COMMENTI DAL BLOG DI GRILLO DI OGGI:

"Da Report di due domeniche fa:
I campi Eolici costruiti al 90% non funzionano non per mancanza di vento. Immaginate un imprenditore che costruisce un campo eolico in un posto senza vento.., non sono in funzione poiché non c'è il collegamento del cavidotto con una cabina di consegna dell'ENEL. Come mai? Forse perché i campi Eolici sono costruiti in posti isolati o quasi, e portare un cavidotto ad una cabina di consegna dell'ENEL, significa spendere piu di quello che costa il Parco stesso? Quindi l'Enel non ha interesse a portare il cavo al parco eolico? Nemmeno se pensiamo all'energia pulita che ne ricaveremmo? Forse che l'Enel trova molto piu lucroso investire in centrali nucleari all'estero? Forse in disaccordo con il Popolo Italiano che in un referendum ha detto no al nucleare? Forse fare nucleare in italia o in ucraina è la stessa cosa? E si, lo dice anche la nostra costituzione ed il buon senso: "Quello che non vuoi per te, non lo vuoi nemmeno per il tuo prossimo", ma noi siamo Cattolici, amiamo il nostro prossimo come noi stessi. Perciò esistono preti pedofili, amano i bambini come loro stessi.
In Italia sono stati realizzati o sono in corso di realizzazione tanti Parchi Eolici, che non funzioneranno fino a che non saranno collegati tramite un cavidotto ad una cabina di consegna, e finchè i nostri padroni delle Ferriere troveranno piu conveniente economicamente e per rubare meglio, consumare petrolio o investire in "nucleare all'estero" (la nuova forma di immigrazione, vi piace?), le energie alternative non decolleranno mai. A quale prezzo? Bhe facile rispondere, attualmente il costo del produrre e bruciare petrolio, non è assolutamente paragonabile al costo ambientale che non paga nessuno, ecco perché è conveniente non puntare sulle energie alternative, il costo sociale dell'utilizzo del petrolio non lo paga nessuno.....per il momento. L'unica consolazione sarà che il prossimo inverno glaciazionale, non chiederà a nessuno cosa faceva prima del grande freddo

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I Miserabili
leggo commenti di rivoluzione , liberta'di malessere generale, ma sapete che per fare la rivoluzione un popolo deve essere alla fame?
voi siete alla fame, siete indebitati per la casa , per la macchina, per le vacanze alle maldive, comprate tv al plasma, mobili e telefonini a rate,vi vestite griffati a rate ,comprate il folletto a rate vi piace ostentare e riempirvi la bocca di quello che avete,ma avete solo debiti,vi svegliate la mattina prendendovi per il culo da soli e sperando di inculare il prossimo,quando smetterete a VERGOGNARVI AD ESSERE POVERI?SMETTETE DI VERGOGNARVI AD ESSERE POVERI, allora si che si potra' scendere in piazza a fare la rivoluzione.
Testo tratto dall'omonimo libro I MISERABILI
Scritto da un Miserabile,ricco danimo e povero de sacoccia.

04 dicembre, 2007 14:25  
Anonymous Anonimo said...

Il tempo passa e non ritorna!

shamu

04 dicembre, 2007 17:04  
Anonymous Anonimo said...

W L'AMERICA!!!!!!!!

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/agente-arancio/21.html

ATTENZIONE FOTO SHOCK.

SHAMU

04 dicembre, 2007 17:09  
Blogger jim said...

manco le voglio vedere quelle foto, ormai sono saturo di immagini orrorifiche che mi vengono propinate giornalmente dalle tv.

Che la guerra sia unicamente generatrice di orrori lo so e lo dirò sempre ed a chiunque voglia convincermi che la guerra è necessaria ed inevitabile.

La guerra è SEMPRE la soluzione sbagliata.

05 dicembre, 2007 11:08  

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