18 febbraio 2009

Piero Gobetti


Il post di oggi è dedicato a Piero Gobetti, un "eretico" della libertà, picchiato a sangue dai vigliacchi fascisti, morto in esilio per i postumi delle percosse. Un grande italiano, un intellettuale coraggioso, un grande antifascista, un eroe, un martire!
Leggi qui un articolo su Gobetti
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Essere puntuali significa sprecare un sacco di tempo in attesa degli altri.
> Gandolin
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DIARIO PERSONALE
Oggi fa freddo e c'è un vento fortissimo.

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2 Comments:

Blogger jim said...

DAI COMMENTI AL BLOG DI GRILLO:

ai bloggers di "sinistra"
ma la volete smettere di credere che esistano la sinistra e la destra?
Ma possibile che ancora qui si legga di "alternativa ideologica al nano"
Il nano e la sua cricca sono disonesti!
La finta opposizione di finta sx era disonesta lo stesso...
quindi non erano antagonisti, MA ALLEATI CONTRO GLI ONESTI (e stanno anche malamente vincendo).
Si dovrebbero fare 2 soli poli Onesti contro disonesti
da un lato candidiamo tutte persone di provata onestà e dall'altro lasciamo il nano e la sua banda di pregiudicati, anche quelli di finta sx...
Se vince alle elezioni la cricca del nano emigriamo tutti...e voglio vedere come riescono a rubarsi gli uni con gli altri. Ci pensate la mafia che ruba alla P2 che ruba alla chiesa che ruba alla politica che ruba ai servizi segreti deviati?
Per far quadrar i conti in un'italia siffatta dovranno per forza chiamare tremonti e la sua contabilità creativa!
E' così difficle da capire tutto ciò?
E possibile che anche quelli che hanno un po' più di lucidità la smettano di parlare di "sinistra" come di schieramento antagonista al nano?
Da oggi chiamiamoci "Onesti" contro "disonesti"!
Ettore Chiacchio
Computer Guru - Libero Pensatore
Ettore Chiacchio (ettor3x), Somewhere-in-the-net 18.02.09 14:51|

18 febbraio, 2009 16:04  
Blogger jim said...

DAL SITO DI PIERO RICCA:

Di questa sera la notizia che Walter Veltroni si è dimesso da segretario del PD. Come cercavamo di fargli capire a settembre tra le invettive dei militanti alla “festa democratica” di Milano, in democrazia chi perde va a casa. E lui aveva già perso, prima ancora di gareggiare. Dopo la sconfitta in Abruzzo e - di ieri - in Sardegna (fra una persona seria come Soru e un prestanome di Berlusconi come Cappellacci, ovviamente ha vinto il prestanome: complimenti vivissimi alla maggioranza dei votanti sardi e soprattutto agli astenuti), finalmente Walter l’ha capito. Si è tolto il sondino da solo, in prospettiva della probabile disfatta alle europee di giugno. Chissà che non riesca a formulare l’espressione “conflitto di interessi”, ora. In campagna elettorale non gli veniva. Avrà tempo, con pacatezza, per dedicarsi alle sue passioni: le figurine Panini e la lotta alla fame in Africa. Lascia un vuoto colmabile, da un Franceschini o Bersani qualsiasi, mentre il banco resta nelle mani del compagno Max, lo skipper di Gallipoli. Si può sperare che da questa cricca di burocrati della politica, che in quindici anni si sono rivelati i più fedeli alleati di Berlusconi e dei suoi prestanome, possa ancora venir fuori qualcosa di buono? Perdonatemi il realismo, ma io penso di no. Nemmeno nell’ottica del famoso meno peggio. L’unica ipotesi cui sarei disposto a credere mi sembra impossibile, cioé: azzerare tutto il ceto dirigente del partito, licenziare chi ha avuto incarichi di governo e di partito, e ripartire da zero, con un nuovo processo costituente, a cominciare da primarie aperte per l’elezione di ogni dirigente, dal segretario nazionale in giù. Non lo faranno mai. Sarebbe come chiedere ai piccoli oligarchi di suicidarsi. Meglio (per loro) accucciarsi e star buoni, a recitare la parte dell’opposizione istituzionale ben educata, da bravi azionisti di minoranza del partito trasversale degli affari e dei buoni stipendi. Sarà una lenta agonia, un miserabile spettacolo. Punteranno alla sopravvivenza mentre gli elettori li sfiduceranno sempre più. E non è escluso che un giorno perfino i militonti siano in grado di capire che c’è un solo nome per chiamarli: traditori!
Se la debole democrazia italiana è diventata una signoria berlusconiana sappiamo chi dobbiamo ringraziare. Non contino su un rapido oblio.

18 febbraio, 2009 16:15  

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