25 ottobre 2007

Stretto di Messina S.p.A.: ultima puntata


LA STORIA DEL PONTE SULLO STRETTO (500 MIL DI EURO BUTTATI E UNA SOCIETA', ADESSO INUTILE, MA DIFFICILE DA CHIUDERE) E' UNO DEGLI ESEMPI DI UNA POLITICA SCIAGURATA, CHE DECIDE COSA E' MEGLIO PER IL PAESE, SENZA AVERE LA COMPETENZA PER FARE LE COSE, SENZA ASCOLTARE I CITTADINI, SENZA CONSIDERARE LE PRIORITA', E, SOPRATTUTTO, COSTRETTA A FARE GLI INTERESSI DI COSCHE E CLIENTELE.
Ponte sullo Stretto: Maggioranza battuta da Cdl-Idv
Con 160 no, 145 sì e 6 astenuti, l'aula del Senato ha bocciato la proposta di messa in liquidazione della società Ponte stretto di Messina. L'emendamento ha visto la maggioranza divisa (il governo si era rimesso all'aula): con l'IdV, anche Barbieri dei socialisti ha votato con la Cdl.
La maggioranza era da ieri alla ricerca di una mediazione tra la originaria proposta di scioglimento della società Stretto di Messina (avanzata dal relatore natale Ripamonti e votata dalla Commissione Bilancio di Palazzo Madama) e la volontà del ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro di far confluire invece la società in Anas.Dopo la sospensione dei lavori avvenuta ieri, anche stamattina la maggioranza si era riunita per trovare una soluzione che evidentemente pero' non è stata raggiunta. Questa mattina infatti la maggioranza, in una riunione a Palazzo Madama, ha elaborato un ventaglio di proposte alternative alla posizione espressa dal ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che puntava ad una fusione della società "per incorporazione con Anas" controllata dal suo dicastero.Il mancato accordo in seno alla maggioranza con Di Pietro, ha riacceso la discussione in Aula.
L’emendamento Ripamonti. La Cdl ha insistito questa mattina per il voto immediato, così la maggioranza, temendo possibili imboscate da parte dell'Idv sull'emendamento presentato da Ripamonti, ne ha chiesto il ritiro. Ma il capogruppo dipietrista, Lello Formisano, si è opposto al ritiro insieme all'opposizione.Di questo ha discusso l'Unione con il governo durante una breve sospensione d'Aula, essendo formalmente la commissione la firmataria dell'emedamento. A chiedere la sospensione della seduta il presidente della commissione Bilancio, Enrico Morando, per permettere all'Unione di confrontarsi con il governo per sciogliere il nodo.Dalla riunione di maggioranza sono emerse un ventaglio di proposte alternative alla soppressione che sono state 'girate' al governo: come il trasferimento del progetto e del contratto non all'Anas ma a Rfi (ferrovie) o a altri enti preposti alla realizzazione di infrastrutture marittime.Ma alla fine la commissione Bilancio del Senato ha deciso di non ritirare l'emendamento al dl collegato alla finanziaria e si è proceduto con la votazione.
Formisano: Idv vota no. Il capogruppo di Italia dei Valori al Senato, Nello Formisano, prendendo la parola in Aula subito dopo l'annuncio del presidente della commissione Bilancio, Morando, di non procedere al ritiro dell'emendamento sullo scioglimento Ponte Messina spa, ha annunciato il voto contrario del suo gruppo. 'Italia dei valori - ha dichiarato Formisano - voterà contro l'emendamento'.E alle votazioni con 160 no, 145 sì e 6 astenuti, il Senato ha bocciato la proposta. Con l'IdV, anche Barbieri dei socialisti ha votato con la Cdl.In dissenso con il suo gruppo la senatrice dell'Italia dei Valori, Franca Rame, che ha votato con l'Unione sull'emendamento sul Ponte sullo stretto.
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Un commento nel blog di Grillo: "Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginare. La montalcini che perdeva paglia dalle maniche della giacca,Andreotti in fiamme al largo dei bastioni di Orione; e ho visto i raggi B, balenare nel buio dagli occhi di prodi. E tutti quei momenti ... andranno ... perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. so cazzi."
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DIARIO PERSONALE
Piove ed io dovrei giocare a pallone, più tardi. Rischio di giocare a pallanuoto!

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4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ho trovato il seguente interessante appello di Francesco Precenzano.


CALABRIA CHIAMA ITALIA: SALVIAMO LO STATO DI DIRITTO

giovedì 25 ottobre 2007.

Degli stessi autori

Siamo sempre più convinti che quella che si sta giocando da alcuni mesi in Calabria, fino ad arrivare agli eventi dell’ultima ora , sia sempre più una partita decisiva non solo per la nostra regione, ma per l’Italia intera. La sequela di atti posta in essere da eminenti esponenti delle Istituzioni Repubblicane, ai danni di un Magistrato che ha solo la colpa di fare il proprio dovere, sta mettendo seriamente in crisi l’esistenza stessa del nostro Stato di Diritto.

Infatti, la richiesta di trasferimento del P.M De Magistris ad opera del Ministro della Giustizia Mastella, accompagnata dall’ ultima richiesta di “avocazione” da parte della Procura Generale di Catanzaro, di una delle principali inchieste condotte dallo stesso Magistrato, rappresenta sicuramente uno degli atti più eversivi che pezzi importanti delle Istituzioni Repubblicane potessero rivolgere verso lo stesso Stato. Ignorare l’enorme onda d’indignazione collettiva, la grande risposta dei cittadini calabresi agli atti arroganti e provocatori, posti in essere da quello che, ormai, appare nelle sue vere sembianze, un sistema di potere antidemocratico, che come un cancro è ormai fortemente radicato nelle più alte cariche della Repubblica, fa davvero impressione e lascia seriamente pensare che qualcosa di molto pericoloso e di sinistro stia accadendo a danno di tutti i cittadini italiani e non solo di quelli calabresi.

Impedire, infatti, che s’indaghi su una delle più colossali ruberie perpetrate ai danni di una intera regione, di un intero popolo che desidera conoscere la verità sui tanti meccanismi che finora ne hanno impedito un vero sviluppo, ed un futuro sicuramente diverso, significa minare alle fondamenta la credibilità stessa dello Stato ed il suo ideale di Baluardo di Diritto di tutti i cittadini. Pertanto, crediamo che la risposta non debba più venire solo dalla Calabria e dai calabresi, ma da tutti i cittadini italiani che ancora credono di potere continuare a vivere e servire quello stesso Stato da cui, invece, vengono traditi.

Adesso la risposta deve essere collettiva, permanente , continua, ed arrivare fino al cuore stesso di questo Stato malato e profondamente in coma, per evitare che persone senz’anima e senza amore vero verso la propria terra e la propria Patria, ne possano compromettere definitivamente la sua stessa esistenza. Pertanto un solo grido: SVEGLIAMOCI UNA VOLTA PER TUTTE E SALVIAMO TUTTI INSIEME IL NOSTRO STATO DI DIRITTO!!!

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Nicola Bonelli : www.fontamara.org

shamu

26 ottobre, 2007 09:25  
Blogger jim said...

sono perfettamente d'accordo sulla gravità del momento.
Mi chiedo se non debba occuparsi di questa vicenda di ruberie di soldi europei tutta l'Europa, se esiste davvero questa entità politica.

Mi hanno fatto quasi piangere le parole di Salvatore Borsellino ieri ad Annozero

26 ottobre, 2007 10:17  
Anonymous Anonimo said...

Ciò che è dannoso nel mondo non sono gli uomini cattivi, ma il silenzio di quelli buoni
(Martin L. King)

shamu

26 ottobre, 2007 10:48  
Blogger jim said...

molto vero, molto bello, le persone come Luther King su questa Terra vengono ammazzate, perchè sono buoni e lottano per l'uguaglianza e difendono gli ultimi ed i poveri.

26 ottobre, 2007 12:30  

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