22 gennaio 2008

Il Profumo



Devo ringraziare mio zio per avermi regalato e fatto scoprire un libro davvero particolare e molto interessante. E' molto difficile descriverlo, per cui lascio la parola a wikipedia e ad una recenzione trovata sul web.
Da wikipedia : Il Profumo
Dal web:
"Colui che domina gli odori domina il cuore degli uomini"
"Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell'apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l'aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente non c'è modo di opporvisi".
L'apoteosi dell'olfatto nel libro di Patrick Süskind "Il profumo", fenomeno letterario del 1985. La storia di uno strano personaggio dalle capacità olfattorie prodigiose, Jean-Baptiste Grenouille, un uomo che dedicò la sua vita in modo morboso allo studio degli odori, alla creazione di essenze e profumi come quello che "carpì" dal corpo di una giovane ragazza uccidendola. Un profumo inebriante, particolare, unico che gli costò la vita quando lo usò. "Un turbine di passione emanava da lui, un flusso trascinante al quale nessuno riusciva ad opporsi… Avevano formato un cerchio attorno a lui, venti, trenta persone…Si precipitarono su quell'angelo, si avventarono su di lui e lo gettarono a terra. Ognuno voleva una parte di lui, presto lampeggiarono i pugnali, e affondarono nella carne, la squarciarono e la divorarono…". Ma l'olfatto diventa protagonista anche in altre opere letterarie. Si pensi a "Madame Bovary" di Gustave Flaubert. In un brano in particolare si parla dell'impatto degli odori sulle emozioni. "La signora Bovary sentiva il profumo della pomata che gli rendeva lustri i capelli. Si sentì presa dal languore, ricordò il Visconte che le aveva fatto ballare il valzer alla Vaubyessard, la barba di lui che emanava lo stesso profumo di vaniglia e di limone dei capelli di Rodolphe, e, senza volerlo, socchiuse le palpebre per aspirarlo meglio…". I riferimenti letterari potrebbero continuare all'infinito, ma non si ha la pretesa di essere esaustivi in questa sede. Ma si può concludere con questa frase tratta dalla "Storia naturale dei sensi" di Diane Ackermann: "Basta sfiorare il filo teso di un profumo che i ricordi risuonano immediatamente".
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CRONACA
Bagnasco riaccende la polemica sulla mancata visita di Ratzinger alla Sapienza. La 194 "abominevole, da aggiornare". L'Italia "un Paese a coriandoli" ( il partito della chiesa sta cavalcando l'ondata di dissenso e di sfiducia dei cittadini verso le istituzioni
ma i cittadini cominciano a dissentire anche delle istituzioni religiose)
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
USA Today ha pubblicato una nuova ricerca. Pare che tre persone su quattro siano il 75 per cento della popolazione.
> Dave Letterman
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DIARO PERSONALE
Ieri sconfitta all'ultimo secondo contro una squadra tecnicamente più forte di noi. Sono triste per la sconfitta ma contento per la grinta che ha dimostrato la mia squadra ed io.
P.S. - Invito tutti gli utenti del blog marcomorrison a ritornare su di un mio post precedente e, SE VI VA, lasciare una propria riflessione sul punto, anche piccola. Grazie.

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

da internet sui rifiuti:

Rifiuti a Napoli


Daniele MARTINI - Paolo RUSSO
Rifiuti a Napoli
tratto da: Panorama, 27.12.2005.

Sprechi d'Italia - La regione Campania sotto accusa
Rifiuti: 210 assunti per rispondere a 5 telefonate al giorno
Le spese per i telefonini di commissari e vice ammontano a 725 mila euro in quattro anni



La commissione di inchiesta analizza i conti della Pan, società mista che doveva occuparsi di ambiente. E scopre che gli stipendi sono cresciuti in 5 anni di quasi 70 volte.

Duecentodieci dipendenti assunti per rispondere a quattro o al massimo cinque telefonate al giorno.

Altre centinaia che si lamentano perché, dovendo passare il tempo al bar, giocano a zecchinetta e poi perdono soldi.


Cinquecento apparecchietti che, piazzati su altrettanti camion, avrebbero dovuto seguirne elettronicamente i movimenti e invece risultano ammassati nei capannoni come ferrivecchi.


Almeno 500 tra consulenti, collaudatori, commissari per gli appalti, «monitori», cioè addetti ai test sulla qualità delle forniture, costati la bellezza di 28 milioni di euro.


Un vicecommissario e due subcommissari stipendiati nel 2003 con 1,140 milioni di euro, esattamente 68,5 volte più di quanto prendevano i loro colleghi appena 5 anni prima.

Ci sarebbe da ridere di fronte a un concentrato così pittoresco di assurdità, ma purtroppo dietro quel teatrino che è l'emergenza dell'immondizia in Campania ci sono una città e una regione che stanno affogando tra i rifiuti: 3,5 milioni di balle di scarto, per smaltirle, secondo esperti, ci vorranno da 20 a 30 anni, se tutto va bene.


«Un disastro ambientale, economico, istituzionale e politico» sintetizza Paolo Russo, quarantacinquenne deputato di Forza Italia eletto nel Nolano.


Da presidente della commissione bicamerale di inchiesta sui rifiuti, negli ultimi tre anni e mezzo è diventato uno dei massimi testimoni ed esperti dello scempio perpetrato.

Lei sta preparando la relazione finale, ma forse è già in grado di segnalare i casi più clamorosi.


Di recente è emersa la vicenda della Pan-Protezione ambiente e natura.

Di che cosa si tratta?
La Pan è una società mista per il 51 per cento della Regione Campania e per il 49 dei privati riuniti nel consorzio Sta, Servizi tecnici e ambientali.


Il 12 dicembre 2001 Sta invia una nota al governatore Antonio Bassolino proponendo l'allestimento di un call center per raccogliere e diffondere informazioni in campo ambientale. Nove giorni dopo, a tempo di record, la proposta viene accettata e affidata a Pan-Sta.
Non dovevano farlo?
Forse dovevano bandire una gara.

Ma la cosa grave è che quel call center è una finzione totale dal costo esorbitante di oltre 10 milioni di euro sborsati dalla Regione e dalla Provincia di Napoli.

Come fa a dire che il call center è finto?
Non lo dico io, lo confessa il presidente della Pan, Raffaele Busiello, che interrogato dai parlamentari della commissione ha ammesso che «le chiamate sono pochissime, quattro o cinque al giorno».


In realtà sono anche meno, però sono state assunte 210 persone e ora, che non ci sono più soldi per pagarle, chissà cosa succederà.

Da chi è composto il consorzio Sta?
Capofila è la Cid software, società che con Ericcson Enterprise e Daelit è protagonista di un'altra vicenda incredibile.

Dica pure...
E' la storia della Sirenetta, costata circa 6 milioni di euro di cui 1 a Cid, 4 a Ericcson e 900 mila a Daelit. Un altro fallimento.

Che cos'è la Sirenetta?
E' un sistema che avrebbe dovuto controllare online la movimentazione delle merci e dei rifiuti in Campania, ma in sostanza non ha funzionato. Dovevano monitorare 90 siti di stoccaggio che poi furono ridotti a 60 e infine a 12.


Dovevano seguire i movimenti di mille camion con alcuni apparecchi elettronici, ma non si preoccuparono nemmeno di ottenere il consenso degli autisti.

Alla fine solo 500 di quegli apparecchi sono stati installati, gli altri sono stivati nei depositi dei fornitori.

Quanto è costata finora l'emergenza?


Ottocentonovantasette milioni di euro, di cui 617 già pagati.Da dove vengono questi soldi?
Oltre 300 dallo Stato, molti altri sono stati sottratti a impieghi più produttivi: 182 milioni tolti alla bonifica del territorio e alla depurazione delle acque e 25 ai progetti europei per nuove infrastrutture tipo strade o porti.

Come sono stati spesi questi 617 milioni?
Quasi 170 per la raccolta differenziata dei rifiuti che, però, rimane tra le più basse in Italia;


90 sono stati impiegati per impianti che non funzionano o funzionano a scartamento ridotto;


163 per le emergenze 2001 e 2003;


28 per oltre 500 consulenze e convenzioni;


144 per assumere lavoratori socialmente utili non utilizzati o sottoutilizzati al punto che si lamentano pubblicamente perché perdono soldi giocando a zecchinetta al bar.


E altri 24 milioni, infine, se ne sono andati per spese generali.

Ventiquattro milioni contabilizzati sotto la generica voce di spese generali appaiono un'enormità.


Solo per gli stipendi di un vice e due subcommissari sono stati spesi 1,140 milioni di euro nel 2003.

Poi ci sono 400 mila euro corrisposti a Riccardo Di Palma, nominato da Bassolino subcommissario per il sottosuolo.


Nomina ed emolumenti sono risultati irregolari in base a un'indagine svolta dal funzionario dell'ispettorato generale della Finanza, Natale Monsurrò, inviato a Napoli dal responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso.


Nel 2004, poco prima di diventare presidente della Provincia di Napoli, il verde Di Palma finalmente si è dimesso. Ma non è finita.

Prosegua pure.
Ai vice e ai subcommissari sono state pagate anche le spese per le trasferte da casa agli uffici del commissariato, sebbene i loro emolumenti dovessero essere considerati onnicomprensivi.


E poi ci sono le uscite per i telefoni, 725 mila euro dal 1999 al 2003, e altri 18 mila euro circa per l'affitto di ben quattro immobili adibiti a sedi del commissariato.

Che idea si è fatto: siamo di fronte a clamorosi errori in buona fede o c'è di peggio?


Dove si riscontrano larghe sacche di inefficienza, come in questi casi, di solito ci può essere dell'altro.


L'allegra finanza del commissariato ha raggiunto amici e amici degli amici;

Bassolino è stato a lungo commissario per l'emergenza e si è dimesso, anzi è politicamente fuggito nel marzo di un anno fa.


Di fatto, dopo 12 anni di emergenza, non è stato neppure raggiunto il risultato di strappare il ciclo dei rifiuti dalle mani della camorra: il vorticoso giro di vendite e affitti dei terreni per lo stoccaggio dei rifiuti sta a dimostrarlo.

La magistratura indaga anche su questo aspetto.



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grazie sassolino&amici

22 gennaio, 2008 17:08  
Anonymous Anonimo said...

sono documenti ufficiali:


http://testo.camera.it/organiparlamentari/assemblea/contenitore_dati.asp?tipopagina=&source=%2F&position=La%20Camera%20dei%20deputati&Pagina=/_dati/leg14/lavori/stenbic/39/2005/1019/segreta.htm

22 gennaio, 2008 17:09  

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