19 marzo 2007

Vittime della strage di Via Fani




SUL CALENDARIO SCARICABILE DAL SITO DI GRILLO, IL MESE DI MARZO E' DEDICATO AI CADUTI NELLA STRAGE DI VIA FANI, DOVE FU RAPITO ALDO MORO.
E' NOTIZIA DI IERI L'ARRESTO DELL'EX TERRORISTA LATITANTE CESARE BATTISTI
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“Il giorno in cui il Governo Andreotti si recava in Parlamento per la fiducia, l’auto che trasportava Aldo Moro, presidente della DC, fu intercettata in via Fani dalle Brigate Rosse. Furono uccisi due carabinieri: Domenico Ricci e Oreste Leonardi e tre poliziotti: Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.”
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CRONACA
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LEGGEREZZE DEL GIORNO
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Datemi le mie mazze da golf, un po' d'aria fresca e una bella ragazza e potete anche tenervi le mazze e l'aria fresca.
> Jack Benny
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Rivolto a un beduino nel mezzo del deserto: "Ao, 'ndo sta er mare?... Ammazza che spiagge che c'avete!"
> Alberto Sordi
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A questo mondo nessuno ti dà niente per niente, anche perchè sarebbe una perdita di tempo per tutti e due.
> Corrado Guzzanti
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Voglio segnalarvi la voce "masturbazione" di Wikipedia. Non perchè io sia un deviato, ma perchè sono convinto che in Italia, rispetto ad altri Paesi, ci sia molto imbarazzo e reticenza rispetto ai temi della sessualità. Io stesso ignoravo alcuni aspetti del tema in oggetto.
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DIARIO PERSONALE
Oggi dovrei fare la maledetta partita di calcetto aziendale e 1° - piovìggina e fa freddo; 2° - per gravissimi motivi alcuni giocatori hanno rinunciato, MA dobbiamo giocare a tutti i costi.

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1 Comments:

Blogger jim said...

questo è il testo di un esiliato da napoli, daniele bello, "La distruzione di Napoli". TROVATO SUL BLOG DI BENNY CALASANZIO, E' UNA "COSA" STRANA...

"Questa è la Parola che il Vivente, il Signore dei mondi,
L’ Onnisciente, l’Onnipotente rivolse a Daniele:
“Raccogli la Spada con cui ti uccisi, figlio dell’uomo,
Brandiscila con decisione; rivolgila contro i ribelli.
Non guardare in faccia a nessuno, non temere nessuno:
Solo Me, Parola del Signore, devi temere.

Tu conosci, figlio dell’uomo, la mia terrificante Potenza;
Sai che tutto ho fatto senza fatica alcuna:
Con un lieve Soffio delle Mie Labbra.
La più piccola particella e le stelle tutte
Il moscerino e l’universo sono opera Mia!
Anche ciò che gli uomini chiamano natura obbedisce,
Serve e loda Me. Ogni cosa mi dà gloria,
Ogni cosa è sottomessa alla Mia Maestà!
Io do la vita ed Io la prendo.
Da Me viene il bene, la prova ed il castigo.
Sono in ogni dove… vicino, non lontano come dicono:
Io aderisco ad ogni creatura!
Tutto vedo, Parola del Signore,
Non lascio impunita nessun ' ingiustizia,
E prontamente soccorro il misero che mi invoca.

Queste cose tu le conosci per averle intraviste appena…
Ricordi? Ne fosti accecato e atterrito fuggisti via da Me.
Adesso vieni fuori dal ventre buio dove ancora ti nascondi,
Va, non rimandare oltre e annuncia la Mia ira
Alla città fetida di corruzione. Parola del Signore”.

Rispose tutto tremante: “Che strumento difettoso…
Oh Signore, ti sei scelto! vado.”


Ascolta, sudicia città, il ruggito del Signore:
“Napoli, ancora un tempo e sarai distrutta!
Oltre non terrò a freno il Mio sdegno.
Da troppo, scellerata, tenti la Mia pazienza .

Farò di te un esempio ed un monito per le genti:
Tutti sapranno quanto è terribile finire nelle Mie mani!
Forse si convertiranno, i popoli, vedendo il tuo castigo;
Si pentiranno… beati quelli che si convertiranno…
Perché è prossimo a venire il Giorno del Giudizio,
Perché volge al termine l’Anno di Grazia!

Quanto a te, megera, dimmi:
Di cosa ti vanti sprezzante ed altera?
Dov’è la tua bellezza? E dove
La giovinezza che millanti nel tuo nome?
Desolazione, questo è il tuo vero nome.
Ipocrita, come ti ha ridotta la tua noncuranza…
Eppure hai visto da vicino, e più volte,
Quanto è distruttivo il Mio rimprovero, non ricordi?
Ma invece di trarne insegnamento hai continuato
Ad errare per le tue oscure, strette e contorte vie:
Dove non vi è che oppressione, danno,
Sopraffazione, omicidio, e male di vivere. E mentre
Nelle tue viscere ammalavi ed imputridivi,
Hai continuato a recitare la parte della sirena
Spensierata e gioiosa.

Ma adesso basta! Invano ho atteso la tua conversione,
E’ giunto per te il momento della verità:

Hai colmato la misura dei tuoi peccati,
Che sono i peccati del mondo,
Che, Io, Parola del Signore, presto giudicherò!

Il mondo, infatti, segui non Me:
Gli dei del mondo veneri, e Me nomini invano.
I loro comandamenti metti in pratica, e disprezzi i Miei,
Pagana sei nata e pagana sempre ricadi!

Per questo io disprezzo te, Napoli, moderna Gomorra.
Odio le tue feste sacre tutte
Disprezzo il culto che presti alle statue di legno e di gesso.
Aborro i tuoi carri, i tuoi gigli, i pali sacri e i presepi
Odio le tue processioni, i botti e i fuochi d’artificio
E quel miscuglio di ignoranza, malafede,
Superstizione e spavalderia che chiami tua tradizione.

Non è sacro ciò che si sporca con il profano!
Paganesimo il tuo sentimento religioso;
Orge le tue feste sacre: piene d' abbuffate impure,
Di commercio illecito, di affari sporchi.
Occasioni per servire “mammona”,
Per soddisfare i peggiori vizi: per commettere adulteri.
Per darsi all’alcool, alla cocaina…
E poi alterchi, sopraffazioni, liti, bestemmie ed omicidi.

E chi tutto questo non commette,
Vive questi giorni con cuore ipocrita, considerando
Le Mie feste, solo antiche e vuote tradizioni.

Pochi operano per la pace e la concordia
Pochissimi meditano e pochissimi digiunano,
Pochissimi pregano di tutto cuore!

Se queste cose accadono nei giorni in cui si dovrebbe ravvivare
La memoria di Me, Parola del Signore, il ricordo della Mia Santa Legge…
Nei giorni in cui tutti dovrebbero fare penitenza e presentarsi al Mio Cospetto
Pieni di contrizione, implorando il perdono e la Mia Misericordia…
Che succede nei giorni che fanno numero?
Ah sciagurata, non ti accorgi che l’immondizia che ti soffoca,
Riflette la sporcizia della tua anima?
Anche se riuscissi a liberarti da questo vergognoso flagello,
Sarebbe ben poca cosa: perché è il tuo cuore ad essere impuro!

Per questo, misera, nelle tue vie regna il caos.
E non vi è pace perché non vi è giustizia, e non vi è giustizia
Perché non vi è Fede. E non c’è nessuno che la promuova con ardore,
Nessuna che la difenda con tutto se stesso!
Dove sono i sacerdoti, perché non profetizzano?
Perché non tuonano le Mie Parole? Sono tiepidi i sacerdoti,
Medici delicati e pietosi o pastori che temono troppo i lupi
Quando non sono lupi essi stessi!
Dov’è il timoniere, perché va alla deriva questa nave?
Cosa fanno i governanti?
Quando non sono corrotti e corruttori, quando non sono rei di concussione,
Quando non sono collusi con la criminalità organizzata…
Sono degli incapaci o dei vili!
Che si occupano di problemi marginali, e assicurano quel minimo
Di ordine pubblico per salvare la faccia!
Ma trascurano le emergenze più gravi della città
Scaricando la responsabilità l’uno sull’altro.

E cosi’ il tuo popolo, Napoli, è lasciato a se stesso,
Senza guida, senza luce…
Sempre scorrazza per le strade alla cieca, seguendo il proprio
Fallace arbitrio, ramingo, ansimante, disperato.
Preda di ladri, furbi d' ogni sorta, gente di male affare;
Sfruttatori, usurai, assassini efferati.
Intimidito, sfruttato, oppresso da questo mostro, la camorra,
Fatto d' uomini senza onore, sciacalli, avvoltoi
Che approfittano dello stato di abbandono in cui versa la propria gente.
Pochissimi li hanno contrastati davvero, ed essi sono diventati potenti.
Ricchi e temuti; indisturbati attendono ai loro sporchi affari.
Notte e giorno s' industriano per aumentare i loro tesori,
Moltiplicando i loro delitti e devastando il territorio.
Si fanno beffe delle leggi terrene, già imperfette, facili da aggirare;
Sono assolutamente inutili se non c’è chi vuole che si rispettino!

Così grazie all’ impunità la corruzione dilaga ad ogni livello.
La disonestà è la regola cui tutti si attengono:
I forti come i deboli, gli adulti come i giovani, gli uomini come le donne!
E poi discordia contese e risse ovunque
Soprattutto tra i giovani, scatenati, arroganti, temerari, senza rispetto per nessuno.
E le donne, dov’è la dolcezza delle donne?

La violenza insanguina le tue piazze, i tuoi vicoli…
I morti ammazzati sono centinaia l'anno:
Si sparano i camorristi per i milioni, e si sparano anche i giovani per futili motivi.

La terra è stanca di inghiottire fiotti di sangue
Ed è stanca della immondizia che la ricopre;
E’ stanco il mare di essere inquinato e di assistere
Ai tuoi traffici illeciti
E’ stanca l’aria d' essere insalubre…
E stanco sono Io, Parola del Signore di assistere alla tua agonia!
Si’, preparati a morire, Desolazione, che già sei malata terminale.
Dalla pianta del piede fino al capo è estesa la cancrena.
E’ pieno di piaghe sanguinanti il tuo corpo.
Ti darò il colpo di grazia. Parola del Signore, distruggerò
Te e la tua estesa provincia campana, che di felice non ha proprio nulla!

Nessuno sfuggirà alla mia vendetta:
Tremate tutti, uomini donne e bambini di Napoli…
Tremate anche voi, che credete di essere onesti, che pensate
Di non esservi macchiati di crimini: perché non avete rubato.
Perché non avete ucciso; ma che siete stati a guardare, e indifferenti
Avete goduto della vostra vita disinteressandovi di tutto.
Ebbene, tremate adesso spensierati, perché non siete innocenti:
Ve lo avevo detto, Parola del Signore: "O si è con me o contro di me"!

Tremate voi, soprattutto, grandi, ricchi e potenti.
Governanti corrotti e camorristi tutti: con voi non avrò nessuna pietà.

Anche con voi, Parola del Signore, entro in giudizio, sacerdoti tiepidi ;
Ma soprattutto con chi ha distolto il popolo dalla Mia Parola.
Tutti gusteranno il Mio castigo!

Solo un resto si salverà, come un orecchio o una zampa
Dell’antilope dalla bocca del leone.

19 marzo, 2007 14:40  

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