In questo fine settimana ho visto due spettacoli teatrali incentrati sulla figura di Jim Morrison, è stata una bella esperienza che mi ha arricchito molto; la mia passione per Jim mi porta sempre in mondi affascinanti e pieni di arte e cultura. Che bella cosa è stata scoprire quest' uomo!
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MIA RECENZIONE DELLO SPETTACOLO DI IERI, 16.12.2007 ("The other side"):
Sono stato allo spettacolo domenica.
Il teatro in realtà era una grande stanza in un affascinante palazzetto antico di Trastevere. Una cornice davvero particolare.
L’attore, Luigi Marangoni, è stato eccezionale. La sua intenzione era di incarnare lo spirito e l’anima dei due poeti e, chi ha letto Rimbaud e Jim Morrison ed ha visto lo spettacolo, sa che è riuscito ad evocare la loro anima ed a far venire i brividi a tutti gli spettatori.
Solo lui in scena, a rappresentare il momento in cui Rimbaud, scrivendo “Una stagione all’ Inferno”, sostanzialmente, abdica al suo ruolo di “Veggente”, preso dalla stanchezza e dallo sconforto di una ricerca che porta solo sofferenza.
Parallelamente l’attore fa materializzare Jim, di spalle, mentre recita le cupe ed evocative parole di “The End”.
In realtà questo spettacolo, a differenza di quello di venerdì, non si può tanto descrivere a parole, si può solo dire che l’attore è stato bravo perché è riuscito, almeno io parlo per me, a farci entrare nella mente tormentata dei due poeti, ed a risvegliare nella mia anima il ricordo di quei momenti della mia giovinezza in cui anche io avevo ancora la forza di cavalcare i demoni e di lanciarmi a perdifiato nelle vallate infiammate della ricerca dolorosa della Verità e dello Spirito Assoluto.
Anche io, come penso tante persone, ho vissuto questi momenti di esaltazione-sgomento davanti alla visione dell’Assoluto, ma loro, i nostri amati Poeti-Sciamani-Veggenti, hanno avuto la capacità di descrivere, con somma perfezione, quello che hanno visto ed hanno sacrificato la loro stessa vita per potercelo raccontare.
Sono contentissimo di aver visto tra venerdì e domenica, a Roma, due bellissimi spettacoli teatrali incentrati sulla figura di Jim Morrison, non solo come sex simbol ma soprattutto ponendo l’accento sulla sua attività intellettuale ed ideologica.
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MIA RECENZIONE DELLO SPETTACOLO DEL 14.12.07 ("Jim Morrison - The Doors")
Sono stato allo spettacolo venerdì.
I tre giovani attori, in una scenografia insolita ed essenziale, hanno messo in scena un dialogo tra tre dei componenti dei Doors (Jim, John e Ray).
L’attore che impersonava un barbuto ed esausto Jim mi ha ricordato una delle ultime foto di Jim, seduto e con lo sguardo perso ed arreso.
Lo spettacolo mi è piaciuto molto perché fotografava bene lo scollamento ideologico degli ultimi anni tra Jim e gli altri componenti del gruppo.
Jim, poeta ribelle e rivoluzionario, sensibile alla realtà socio-politica circostante, era prostrato dall’atmosfera cupa da fine di un sogno, quello di cambiare velocemente il mondo, e si chiudeva sempre più in se stesso; gli altri componenti, tra cui soprattutto il freddo Ray, invece, cercavano di tenere su la baracca “Doors”, cercando di stimolare Jim ad inventare musica che potesse essere capita e “vendibile”, che, sostanzialmente, fosse accettabile per il “sistema discografico”.
Sappiamo purtroppo come andò a finire.
Jim, un idealista come ce ne sono pochi, decise di mollare i Doors, e morì, solo, a Parigi; gli altri si sono sforzati di far sopravvivere il ricordo dell’esperienza Doors ed ancora oggi i loro dischi, libri e quant’altro, vendono, vendono, vendono.
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Con il mio ex marito ci eravamo innamorati a prima vista. Forse gli dovevo dare una seconda occhiata...
> Mia Farrow in "Crimini e misfatti"
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DIARIO PERSONALE
Sabato, a Napoli, la mia squadra ha ottenuto una grande vittoria, con qualità, quantità, impegno, grinta e determinazione. Vai così!
Domenica sono venuti a Napoli dei miei amici romani. Li ho portati a pranzo da "Michele" ai Tribunali, storica pizzeria, spero che siano stati bene e spero che a Napoli il turismo aumenti sempre di più, è un bene per Napoli ed è un bene per chi la scopre.
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