31 luglio 2008

...QUALCHE operaio morto...che sarà mai....


DAL SITO DEL CORRIERE DELLA SERA:
Gaffe di Scajola sulla nuova centrale
Il ministro: eccola, dopo qualche vita umana...
CIVITAVECCHIA — «I pochi che ancora non hanno capito, capiranno. Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana, si è costruita questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro». Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, interviene parlando dal palco durante l'inaugurazione della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord.
L'impianto dell'Enel andrà a regime entro il 2009. Roma è lontana un centinaio di chilometri. Le sue parole innescano polemiche: «Il riferimento alla perdita di vite umane come effetto collaterale sopportabile fa rivoltare lo stomaco — commenta Orazio Licandro (Pdci) —. E lo ricordiamo nel 2002 definire «rompicoglioni» Marco Biagi solo per aver chiesto il ripristino della scorta». Per il deputato Antonio Borghesi (Idv) le parole del ministro sono «deprecabili in assoluto». «Qual è il numero di vite umane sacrificabili per Scajola per la costruzione di una centrale elettrica?», chiede Antonio Boccuzzi, ex operaio ThyssenKrupp vittima del rogo e attuale deputato del Pd. E l'eurodeputato socialista Alessandro Battilocchio ne vorrebbe «le dimissioni». In serata l'ufficio stampa del ministro precisa che «Scajola si è limitato a ricordare gli operai morti, come aveva già fatto l'ad dell'Enel, Fulvio Conti». Dal dicastero aggiungono: «È seguito un grande applauso della platea in un clima di intensa commozione». Solidarietà a Scajola arriva dal senatore Cesare Cursi (Pdl), da Gianfranco Rotondi, ministro per l'Attuazione del programma e dal sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro (Pdl), che aggiunge: «Il ministro è vittima di un atto di sciacallaggio politico».
Francesco Di Frischia
31 luglio 2008
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Non fidarti mai dello splendore del mattino e del sorriso sul viso di tua suocera.
> Proverbio giapponese
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DIARIO PERSONALE
Sono dei mostri.....

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29 luglio 2008

Le "favelas"


Da Wikipedia:
Con il termine favela (in portoghese; al plurale: favelas) si indicano le baraccopoli brasiliane, costruite generalmente alla periferia della maggiori città. Le abitazioni sono costruite con diversi materiali, da semplici mattoni a scarti recuperati dall'immondizia e molto spesso le coperture sono in Eternit. Problematiche comuni in questi quartieri sono il degrado, la criminalità diffusa e gravi problemi di igiene pubblica dovuti alla mancanza di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Sebbene le più famose fra esse siano localizzate nei sobborghi di Rio de Janeiro, vi sono favelas in tutte le principali città del paese.
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CRONACA (grazie Bilo!)
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Sono uscito con una ragazza per due anni, poi lei ha iniziato a molestarmi. Voleva sapere il mio nome!
> Mike Binder
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DIARIO PERSONALE
Oggi provo schifo e ribrezzo per le persone che si comportano come pecore decerebrate.

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28 luglio 2008

Enrico Mattei


DA WIKIPEDIA:
Enrico Mattei (
Acqualagna, 29 aprile 1906Bascapè, 27 ottobre 1962) è stato un imprenditore, partigiano, politico e uomo d'affari italiano
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DAI BLOG:
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Se non riesci a battere il tuo computer a scacchi, prova con la kick-boxe!
> Anonimo
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DIARIO PERSONALE
Ieri bella giornata con braciata all'aria aperta in quel di Bracciano. Very rilassante!

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25 luglio 2008

Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche



TRATTO DAL SITO PUBBLICAMMINISTRAZIONE.NET :

Dall'inizio del 2008, 850 mila tonnellate di rifiuti pericolosi e difficili da smaltire non saranno più esclusiva competenza dei Comuni. Entrerà infatti in azione il decreto legge 151 del 2005, che si occupa dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (in sigla RAEE). Dopo ben tre rinvii anche il Bel Paese recepirà questa normativa europea risalente al 2003, portando novità e cambiamenti per tutti gli attori coinvolti nella filiera: produttori, distributori, consumatori e Comuni.
Cosa sono i RAEE
Per prima cosa è utile capire bene quali sono gli strumenti ed i macchinari dei quali si occupa questa normativa. Si tratta, come definizione dal decreto, di «apparecchiature che dipendono per un corretto funzionamento da correnti elettriche o da campi elettromagnetici [...] progettate per essere usate con una tensione non superiore a 1.000 volt per la corrente alternata e a 1.500 volt per la corrente continua». Ricadono quindi in questo ambito di applicazione, ad esempio, computer, grandi e piccoli elettrodomestici, condizionatori, luci. Un campo d'azione piuttosto vasto, che produce rifiuti pari a 14 kg all'anno per abitante con ritmi di crescita del 3-4%.
Attualmente il reimpiego di tali materiali si ferma ad 1,15 kg per abitante (67 mila tonnellate) e l'obiettivo del decreto è raggiungere i 4 kg entro il 2008, facendo uscire 240 mila tonnellate di rifiuti pericolosi dalle discariche tramite recupero, reimpiego o riciclo. Questi apparecchi infatti, pur rappresentando un piccolo volume rispetto al complesso dei rifiuti, sono tra i più inquinanti e pericolosi per l'ambiente, essendo costituiti anche da materiali pericolosi e difficili da trattare, come cfc, cadmio e mercurio.
Cosa cambia con la nuova normativa
I Comuni sono stati i primi a spingere ed incoraggiare il Governo nell'adozione di questo decreto. La stessa ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) tramite le parole del suo presidente Leonardo Domenici, si è detta più volte preoccupata dalle continue proroghe all'avvio del sistema che continuavano a «far ricadere sui Comuni l'intero costo di gestione dei RAEE».
Erano infatti gli unici soggetti che, pur senza alcun obbligo di raccolta differenziata, dovevano occuparsi di questa tipologia di rifiuti. Il loro costo smetterà quindi di incidere sulla Comunità, tramite tassa o tariffa per i rifiuti urbani, andando ad attingere risorse solo da chi acquista questo genere di prodotti. Secondo le ultime stime dell'APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente) smaltire 107 mila tonnellate di RAEE costa ogni anno circa 77 milioni di euro, che si staccheranno da TARSU o TIA per permettere il miglioramento dei servizi o una sua rimodulazione
I consumatori, che fino ad oggi erano obbligati a portare i propri RAEE presso le eco-piazzole comunali, potranno così gratuitamente lasciare il rifiuto ai distributori, nel caso di nuovo acquisto. Per loro ci sarà un nuovo costo, che i produttori sceglieranno se inglobare nel prezzo finale o renderlo separato applicando la cosiddetta visible fee. La spesa per la gestione dei rifiuti verrà infatti girata ai consumatori, con importi che variano prevalentemente in base al peso. Il costo medio sarà di 3,5 centesimi di euro per kg. Ad esempio, un frigorifero comporterà un contributo di circa 13 €, un condizionatore di 4 €, un monitor di 3 €.
L'economia dell'ecologia
Il grande vulnus di questo progetto è oggi rappresentato dagli spazi. I RAEE, infatti, saranno portati dai cittadini o dai distributori alle eco-piazzole e da lì prelevati periodicamente da sistemi collettivi o consorzi dei produttori che li trasferiranno presso i centri di trattamento. Mentre i centri di trattamento dei rifiuti, circa una decina, soddisfano le necessità anche grazie ad iniziative di imprenditori privati, le eco-piazzole sono arrivate solo al 40% della copertura necessaria, calcolata in un migliaio di aree, in media una ogni 8 Comuni. La situazione è caratterizzata da un ritardo del sud rispetto al nord ma, per arrivare all'obiettivo, ministero, Comuni e produttori si sono impegnati in un accordo per l'allestimento delle necessarie eco-piazzole, e recuperare il ritardo dell'Italia rispetto agli altri paesi dell'UE nel giro di 2–3 anni.
Il riciclo ed il riuso dei RAEE non deve essere però visto esclusivamente come costo. Questi apparecchi sono infatti costituiti da materiali inquinanti ma in alcuni casi anche preziosi. Molte componenti sono realizzate in oro puro, che si può recuperare senza troppe difficoltà. Inoltre, il valore di queste Materie Prime Seconde cresce nel tempo e molte aziende hanno criticato il ritardo dell'Italia perché attendono con ansia di poter raggiungere volumi tali da poter generare profitto dal riciclaggio. Un esempio, guardando all'estero, è fornito dalla Matsuhita (che produce i prodotti da noi commercializzati come Panasonic) con il giapponese METEC (Matsushita Eco-Technology Center) che mira ad iniziare a generare utili nel giro di pochi anni (in Giappone una norma sul riciclo di apparecchi elettrici è in vigore dal 2001).

Una guida completa è disponibile presso
sito del Registro AEE oppure tramite il numero verde 840 500 111. Per realizzare il progetto immaginato dall'Unione Europea tutti sono chiamati a recitare attivamente il proprio ruolo, per raggiungere o, ancora meglio, superare l'obiettivo delle 240 mila tonnellate di rifiuti pericolosi riciclati.

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CRONACA

Manichino sedia elettrica, giostraio indagato

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LEGGEREZZA DEL GIORNO


I computer possono dare delle risposte, ma non sanno fare domande.

> Pablo Picasso

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DIARIO PERSONALE

Thank God It’s Friday.

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24 luglio 2008

L'Italia del G8


DAI COMMENTI AL BLOG DI GRILLO:
Ecco come i fatti sono raccontati da un quotidiano inglese
Quello che Vespa non ci dirà mai
La sanguinosa battaglia di Genova
Nick Davies The Guardian
www.carta.org/campagne/genova+2001/14697
Era poco prima di mezzanotte quando il primo agente di polizia colpi' Mark Covell con una manganellata sul braccio sinistro. Covell fece del suo meglio per gridare, in italiano, di essere un giornalista, ma in pochi secondi si trovo' circondato da agenti in tenuta antisommossa che lo colpivano con i manganelli. Per qualche secondo, e' riuscito a rimanere in piedi, fino a quando un colpo sul ginocchio non lo ha gettato sul pavimento. A faccia in giu' nell’oscurita', escoriato e spaventato, si rendeva conto di avere agenti tutt’intorno, che si stavano ammassando per attaccare gli edifici delle scuole Diaz e Pertini, dove 93 manifestanti si erano accampati per passare la notte. La speranza di Covell era che gli agenti passassero attraverso la catena che chiudeva il cancello principale senza piu' occuparsi di lui. Se fosse andata cosi', avrebbe potuto alzarsi e correre oltre la strada, per cercare riparo nel centro di Indymedia, dove aveva passato gli ultimi tre giorni a scrivere sul summit del G8 e sulla violenta gestione dell’ordine pubblico. In quel momento, un funzionario di polizia si e' lanciato su di lui e gli ha dato un calcio al petto talmente forte da comprimere verso l’interno l’intera parte sinistra della sua gabbia toracica e rompendogli una mezza dozzina di costole, i cui detriti hanno perforato la pleura. Covell, un metro e sessanta, e' stato letteralmente sollevato dal pavimento e sbalzato in strada dal calcio. Ha sentito il poliziotto ridere mentre un pensiero si formava nella sua testa: «Non me la cavero'». La squadra antisommossa stava ancora trafficando al cancello principale, e allora un gruppo di agenti penso' di ingannare il tempo usando Covell come pallone.

Questa serie di calci gli ha procurato la frattura di una mano e lesioni alla spina dorsale. Da qualche parte alle sue spalle, Covell ricorda di aver sentito un altro agente gridare «Basta» prima di sentire il suo corpo trascinato sul pavimento.A quel punto, un veicolo corazzato della polizia ruppe i cancelli della scuola e 150 agenti, per la maggior parte con caschi, scudi e manganeli, fecero irruzione nell’edificio indifeso. Due agenti si fermarono per occuparsi di Covell: uno gli ha rotto la testa con il manganello; l’altro lo ha preso a calci in bocca, facendogli sputare una dozzina di denti. Covell svenne. Ci sono molte buone ragioni per non dimenticare quello che e' successo a Covell, che allora aveva 33 anni, quella notte a Genova. La 1° e' che era solo l’inizio. Per la mezzanotte del 21 luglio 2001, agenti di polizia stavano sciamando in tutti i piani della Diaz, e dispensavano il loro particolare tipo di punizione alle persone che stavan li', fino a ridurre il dormitorio improvvisato in quella che piu' tardi uno degli agenti avrebbe descritto come «una macelleria messicana». Loro e i loro colleghi avrebbero poi arrestato illegalmente le vittime in un centro di detenzione, diventato un luogo di puro terrore.La 2° ragione e' che, 7 anni dopo, Covell e le altre vittime stanno ancora aspettando giustizia. Lunedi', 15 poliziotti, guardie carcerarie e medici penitenziari sono stati condannati per la parte avuta nelle violenze, ma nessuno di loro andra' in prigione. In Italia, gli imputati non vanno in prigione fino a quando non hanno esaurito tutti i gradi di giudizio; e in questo caso, le condanne e le sentenze saranno cancellate dalla prescrizione, l’anno prossimo. Nel frattempo, i politici responsabili per la polizia e per il personale penitenziario, non hanno mai dato alcuna spiegazione.
Le domande fondamentali, su come tutto cio' sia potuto accadere, rimangono inevase e alludono alla 3° e piu' importante ragione per ricordare Genova. Non e' semplicemente la storia di un funzionario di polizia che esce dai ranghi, ma qualcosa di peggiore e piu' preoccupante sotto la superficie. Il fatto che questa storia possa essere raccontata e' frutto di 7 anni di duro lavoro di un gruppo di coraggiosi PM, guidati da Emilio Zucca. Aiutato da Covell e dal proprio staff, Zucca ha raccolto centinaia di testimonianze e analizzato 5.000 ore di video, oltre che migliaia di fotografie. Messi assieme, raccontano una storia incotrovertibile, che inizio' mentre Covell sanguinava a terra.La polizia fece irruzione nella scuola Diaz. Alcuni di loro gridavano «Black bloc! Vi uccideremo!», ma se avessero davvero pensato di avere di fronte gli anarchici del Blocco nero che avevano causato un violento caos in alcune zone della citta' nei giorni precedenti, avrebbero commesso un errore. La scuola era stata concessa dalla municipalita' di Genova come base per i manifestanti che non avevano nulla a che fare con gli anarchici: avevano anche messo qualcuno di guardia per evitare infiltrazioni. Uno dei primi a vedere la squadra antisommossa fu Michael Geiser, un 35 enne economista belga, che poi ha descritto come in quel momento si era appena messo il pigiama e stava facendo la coda per il bagno, con tanto di spazzolino in mano, quando il raid ebbe inizio. Geiser crede nella forza del dialogo e all’inizio ando' verso gli agenti dicendo «Dobbiamo parlare». Poi vide i giubbotti imbottiti, i caschi, i manganelli e cambio' idea scappando per le scale. Altri furono stati piu' lenti. Erano ancora nei sacchi a pelo. Un gruppo di 10 spagnoli si sveglio' sotto i colpi dei manganelli.
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Il mondo è come un libro: chi non viaggia ne legge una pagina sola.
> Sant'Agostino
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DIARIO PERSONALE
Ognuno di noi ha una parte che si vuole bene e una che si vuole distruggere.

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23 luglio 2008

Egoismo


DA WIKIPEDIA:
Per egoismo si intende un insieme di comportamenti finalizzati unicamente, o in maniera molto spiccata, al conseguimento dell'interesse del soggetto che ne è autore, il quale persegue i suoi fini anche a costo di danneggiare, o comunque limitare, gli interessi del prossimo. La radice del termine è la parola latina ego, che significa io.
Il comportamento opposto all'egoismo è l'
altruismo.
Kant riconosce un egoismo logico, attraverso il quale un soggetto reputa del tutto superfluo sottoporre le proprie idee alla verifica di quelle altrui, superandone in questo modo l'eventuale dissenso; un egoismo estetico, nel quale il principio universale del bello è unicamente formato dal gusto personale di chi lo idealizza; un egoismo morale, in cui il beneficio personale diventa il fine unico del comportamento.
I comportamenti egoistici possono a volte degenerare in forme
patologiche, determinando condizioni di solitudine sociale che possono sfociare persino nel suicidio (il "suicidio egoistico" teorizzato da Émile Durkheim).
In
sociologia e politica si parla a volte di "egoismo sociale", con riferimento a gruppi di persone che, sentendosi avvantaggiate, di solito economicamente, rispetto ad altri gruppi di persone appartenenti alla loro stessa compagine sociale, si adoperano per mantenere ed ampliare il proprio stato di vantaggio, per esempio appoggiando le organizzazioni politiche e sindacali più conservatrici. L'opposto dell'egoismo sociale è la solidarietà.
Tutt'altra interpretazione la si ha per l'egoismo in
Friedrich Nietzsche e, soprattutto, in Max Stirner, che ne ribalta completamente i presupposti.
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APPROFONDIMENTO
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Grazie al brillante sistema delle autostrade interstatali, oggi è possibile viaggiare da una costa all'altra degli States senza vedere nulla di interessante.
> Charles Kuralt
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DIARIO PERSONALE
Si può essere tristi, un giorno, anche senza alcuna ragione, senza che ci sia dietro uno specifico problema personale, o addirittura, si può essere tristi per la mancanza di libertà nel mondo, per la fame nel mondo, per le ingiustizie, per la nostra Madre Terra trattata come una pattumiera.
Ma non conviene dirvelo...

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[Qui Milano Libera] Le anime morte

Il grandissimo Piero Ricca, UNA PERSONA VIVA!

Uomo sulla sedia elettrica

ECCO COSA DIVERTE TANTISSIMO I MILANESI IN QUESTO PERIODO. DAI, DIVERTIAMOCI ANCHE NOI, PRENDIAMO ESEMPIO DAI CIVILISSIMI OCCIDENTALI DI MILANO...

22 luglio 2008

Emergenza finita ? Italia paese democratico ? La VERITA' !

Senza parole...

MORTI BIANCHE - il nuovo libro di beppegrillo.it

comprate questo libro, a prezzo libero, dal sito di Beppe Grillo.

Vergogna! Vergogna! Vergogna!

Klaus Kinski era malato mentale


DAL SITO CORRIERE.IT:
Scoperta la cartella psichiatrica del grande attore tedesco: Definito dai medici «pericolo pubblico»

BERLINO - Il leggendario e geniale attore tedesco Klaus Kinski era schizofrenico e psicopatico. A 17 anni dalla sua morte sono state scoperte le cartelle cliniche della star del cinema. Anticonformista, cinico e rissoso anche fuori dallo schermo, Kinski era solito denigrare con linguaggio assai colorito il cinema in genere, i critici, il pubblico e anche il proprio lavoro. Per anni ha sofferto di depressione, è stato definito un personaggio folle e problematico. Già a 26 anni fu ricoverato per un breve periodo in una struttura per cure mentali.
Continua a leggere qui
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CRONACA
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APPROFONDIMENTO
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Per campare vendevo mobili. Purtroppo erano quelli di casa mia.
> Les Dawson
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DIARIO PERSONALE
Pufff, puffff, panttttttt, panttt, vacanze, vacanze, aaarghhhh!!!!!!!!

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Marco Travaglio - Lezione di legalita' dall'Albania

ultimo appuntamento con la rubrica di Travaglio prima dell'estate.

21 luglio 2008

Cossiga insulta DiPietro,magistrati + elettori Idv (Radio24)

..."non si tratta di un comico ma di un ex capo dello Stato, ex presidente del Senato ed ex presidente del Consiglio, ora senatore a vita nonché consulente per la riforma berlusconiana della giustizia."

V3-day Falcone Borsellino Travaglio Di Pietro vs Berlusconi

VIDEO ALLUCINANTE

Chiaiano Discarica. Manifestazione 12 Luglio. Alex Zanotelli

un prete che si occupa dei problemi della gente, e non di molestare bimbi

18 luglio 2008

E' nata la rivista: "Bambino" sarai tu


Oggi vi presento, con le parole delle sue autrici, le splendide scrittrici Barbara Sarri e Mirella Delfini, un Free Press Quadrimestrale molto speciale, totalmente dedicato ai bambini ed al loro mondo che noi adulti spesso non prendiamo nella giusta considerazione.
Ho visto il primo numero ( per vedere la versione on line clicca qui ) e mi è sembrata davvero un'ottima idea editoriale, ed ora lascio la parola alle nostre amiche, che sono sicuramente più brave di me a descrivere la loro creatura:
"Adesso tocca a loro,ai più "piccoli" la parola!Abbiamo deciso di chiedere la loro opinione su tutto quello che ci circonda …. Vedremo il mondo attraverso i loro occhi attenti quanto limpidi, ai quali non sfugge nulla.Così nasce "Bambino", sarai tu!, non un semplice free-press ma una rivista da leggere e rileggere per porsi domande questioni e…Quindi… La parola è anche a Voi.A tutti quelli che amano la sincerità, la semplicità, la vita.In un epoca dove spesso si parla d’altro… noi con i bambini, vorremmo riportare a tutti una sana voglia di libertà!
Per questo dobbiamo anche dire "basta".Basta con l’ apparenza, l’ipocrisia, con i comodi compromessi, con le frasi fatte, con le parole piene di aria fritta, con un mondo che pensa a tutto meno che al suo bene.Torniamo al rispetto per noi stessi, diamoci nuove regole, per ripartire con dignità.E non spaventiamoci se dobbiamo affrontare una "dolorosa" selezione, se scopriamo i nostri errori, ammettiamoli e tutto sarà più semplice.Torniamo alla sostanza quella che sta dietro le quinte del palcoscenico e che purtroppo spesso non si fa neanche vedere.La sostanza che è vita!Quella che nasce negli occhi di un bambino, nei valori della famiglia, nella profondità di un sentimento come l’amore.Ci sono ancora i valori? Questi valori?Siamo ancora in grado di educare, di stare vicino a loro dandogli regole sane, semplici, efficaci?La risposta non è così scontata ma noi vorremmo dire…Sì. Noi l’abbiamo trovata nella natura, negli animali, nello sport, nella passione autentica, nelle mete da raggiungere, nella voglia di esaminarsi per migliorare… nel desiderio comune di un dialogo che possa far crescere, evolvere, capire. In questo giornale non troverete: sguardi sensuali per accattivarvi, mercificazione dell’uomo, della donna e della cultura, aggressività, malizia gratuita…Troverete pensieri, suggerimenti, notizie curiose, un punto di vista diverso ma che esiste ancora del profondo di noi (quello di madre natura), le foto i pareri e le rubriche di professionisti, le poesie, i racconti, i contributi con cui il giornale è nato.Il nostro desiderio più grande quindi è che tramite il pensiero, il punto di vista dei bambini, si possa avere un tempo di divertimento ma anche di riflessione.Questa è la direzione che abbiamo deciso di prendere.La valigia è pronta, con la penna, il taccuino, la macchina fotografica e la fantasia…Iniziamo il nostro viaggio proprio con voiquindi,leggeteci!
BARBARA SARRI



C’era una volta, mezzo secolo fa, una grande scrittrice che aveva fatto un sogno. Aveva sognato che il mondo fosse salvato dai ragazzini, perfino dai bambini. La scrittrice si chiamava Elsa Morante. Quando si è svegliata ha raccontato il sogno in una poesia bella, ma triste, perché oramai cominciava a rendersi conto che la sua speranza non si sarebbe avverata. Intanto i ragazzini crescevano e invece di inforcare i cavalli e correre galoppando a salvare il mondo che senza il loro aiuto stava andando proprio male, molti s’erano sperduti come in una nebbia. Erano scontenti, sfiduciati, provavano un malessere profondo a cui cercavano di sfuggire rifugiandosi nel nulla, ossia nei fantasmi creati dalle tv capaci soltanto di esaltare il male. Alcuni di loro - troppi - cadevano addirittura nella droga, che i cattivi gli davano per fare soldi sulla loro pelle. La scrittrice oramai non c’era più, nessuno si occupava di loro se non per sfruttarli, e il mondo si riempiva di guerre, inquinamenti, lacrime, ingiustizie, paure. I più coraggiosi, i meno deboli studiavano, lavoravano, speravano nel futuro, ma il futuro appariva come una grande porta chiusa che forse, pensavano, non si sarebbe mai aperta: ci voleva un miracolo, un evento prodigioso capace di strappare ai Grandi della Terra lo strapotere che portava al disastro.
Un giorno però un bambino si è ribellato e ha urlato con tutta la voce che aveva in gola: “Salviamo il mondo, salviamo la nostra Terra, è l’unico pianeta con la cioccolata!” Correva qua e là gridandolo a tutti fra i singhiozzi che non riusciva a frenare, e alla fine il suo SOS l’hanno sentito molti dei ragazzi di una volta, e parecchi di quelli nuovi. A sentire quelle grida molti si sono svegliati sbattendo le palpebre appesantite di noia e di chisseneimporta. Ma soprattutto l’hanno sentito gli animali che da parecchio tempo erano spaventatissimi. Sapevano che negli ultimi 35 anni una specie su quattro si è estinta, e altre stanno per scomparire. E’ vero che ne nascono di nuove, però..Quel che conta è che
l’SOS di quel bambino l’abbiamo sentito anche noi e che ci abbia spinti a prendere una decisione: balzeremo a cavallo e partiremo, anzi partiamo subito alla riscossa. E’ per cercare di salvare il mondo col vostro aiuto e con la vostra forza che nasce questo giornale, "Bambino" sarai tu, al quale tutti insieme dovete collaborare. Su queste pagine troverete non solo le vostre lettere, ma anche le proteste degli animali. Troverete gli auguri di amici dai quali abbiamo imparato tante cose, come Piero, e tante altre cose interessanti articoli, rubriche: tutto per voi. Leggetelo con attenzione, rispondeteci al più presto. E vi diciamo subito che questa E’ UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA firmata da tutti noi che ci lavoriamo e in particolare da Barbara Sarri, la deliziosa ragazza che dirige questo vostro giornale con me, che insegna ai bambini a cavalcare e li vuole forti, attivi, coraggiosi. E dalla vostra nonna MIRELLA (una di quei ragazzini che nel secolo passato non ha salvato il mondo e oggi se ne pente moltissimo).
MIRELLA DELFINI
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video del deposito in Cassazione delle nostre firme, raccolte in una giornata di VERA democrazia gioiosamente stancante.

Stevie Wonder - For Once in my Life

For Once In My Life

il venerdì è un giorno in cui sto esauritissimo.

17 luglio 2008

Le Bufale dei mass media



DAL BLOG DI STEFANO MONTANARI:
Il TG1 delle 13,30 di martedì 15 luglio in un ampio servizio volto a magnificare l’attività della società Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV) creata da Montezemolo, Della Valle, Generali ed Intesa San Paolo per tentare di costruire profitto privato attraverso l’utilizzo delle infrastrutture per i treni ad alta velocità, attualmente in fase di costruzione e finanziate interamente per mezzo del denaro pubblico, ha fornito alcune informazioni fuorvianti ed altre totalmente false rendendo in questo modo un pessimo servizio ai telespettatori.
CONTINUA A LEGGERE QUI
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
L'America è il paese degli inventori,ed i migliori sono quelli che scrivonoper i quotidiani.
> Alexander Graham Bell
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DIARIO PERSONALE
Dario Fo è un mito.

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Si parlava di Piazza Navona - Dario Fo

commento di un premio Nobel che sbertuccia il potere arrogante che ha accusato di volgarità e di modi non consoni gli organizzatori di Piazza Navona

16 luglio 2008

salviamo la Volpe a tre Zampe

firmate l'appello per salvare il film di Sandro Dionisio

http://host1.merqurio.it/Appello/

15 luglio 2008

Marco Travaglio - I maiali sono piu' uguali degli altri

ascoltate attentamente, e fate girare il video

14 luglio 2008

Platone, “Critone”


TRATTO DAL BLOG "BRICIOLE DI FILOSOFIA":

Se l’“Apologia di Socrate” racconta del processo che condannò Socrate a morte ed è incentrata nella sua arringa finale, il “Critone” è il dialogo che Socrate tiene in carcere con il suo amico Critone appena qualche giorno prima dell’esecuzione.
Come già detto il processo di Socrate è avvenuto nel 399 a.C e i due dialoghi risalgono a prima del 387 a.C.. Storicamente i fatti riguardanti il “Critone” hanno luogo alcuni giorni dopo l’”Apologia di Socrate”.
Era uso nella “corrotta” Atene che il condannato a morte riuscisse a fuggire dalla sua condanna senza alcun clamore. Critone va a trovare Socrate in carcere e offre lui la possibilità di salvarsi la vita da una condanna ingiusta (per l’appunto vedi l’”Apologia”). Come già ribadito Critone sottolinea che un’eventuale fuga di Socrate non costerebbe cara nè a lui nè ai suoi amici. Infatti tale fuga sarebbe costata solo pochi denari necessari per corrompere i carcerieri e poche ritorsioni legali. Anzi, Critone si preoccupa dell’opinione del volgo e di come questo giudicherebbe lui e gli altri compagni di Socrate se questi non provassero nemmeno a farlo fuggire.
Socrate nel rifiutare la possibilità offertagli dall’amico argomenta un’etica (anche se forse il termine etica non è propriamente giusto in quanto storicamente la prima etica è l’Etica Nicomachea di Aristotele, quindi posteriore a Platone) perfetta riguardo i diritti del cittadino e il rispetto che questi deve alle leggi che governano lo stato-polis ateniese.
SOCR. “Vedi ora, o Socrate, - potrebbero seguitare le Leggi, - se è vero quello che noi diciamo, che cioè non è giusto che tu faccia contro di noi quello che ora appunto hai animo di fare. Perchè noi che ti generammo, noi che ti allevammo, noi che ti educammo, noi che ti mettemmo a parte di tutti quei beni che erano in nostro potere, e te e tutti gli altri concittadini; noi, dico, nonostante ciò, ti abbiamo pur anche fatto capire in tempo, col darne licenza a chiunque degli Ateniesi lo desideri, dopo che sia stato iscritto al registro dei cittadini e già conosca il governo della città e le sue leggi, che se a taluno queste leggi non piacciono è libero di prender seco le cose sue e di andarsene dove vuole.[...] Ma chi di voi rimane qui, e vede in che modo noi amministriamo la giustizia e come ci comportiamo nel resto della pubblica amministrazione, allora diciamo che costui si è difatto obbligato rispetto a noi a fare ciò che noi gli ordiniamo; e se egli non obbedisce, diciamo che commette ingiustizia contro noi in tre modi: primo perchè non obbedisce a noi che lo abbiamo generato; secondo, perchè non obbedisce a noi che lo abbiamo allevato; terzo, perchè, essendosi egli obbligato di obbedirci, nè ci obbedisce nè si adopera [...]“
E’ in questa maniera che Socrate accetta la sua ingiusta condanna a morte. Fedele alla sua filosofia, al suo modo di vivere, il Socrate raccontatoci da Platone, accetta la condanna fuggendo una salvezza disonorevole, un esilio doloroso, una vita lontana dalla sua amata filosofia.
E’ questo forse l’insegnamento maggiore del socratismo, una vita vissuta e consacrata alla filosofia e alla moralità. Socrate, uomo fra gli uomini, cittadino tra i cittadini, preferisce morire secondo le leggi, che lui stesso aveva difeso ed elogiato con il suo filosofare, piuttosto che vivere tradendo le leggi secondo le quali aveva vissuto.
E’ questo un esempio di eticità e di moralità che ha attraversato i millenni e che merita ancora una volta di essere ricordato e ri-letto. E’ con questo esempio di costanza e di amore per la giustizia e per la verità che Platone elogia il suo maestro e lo getta di prepotenza nell’Olimpo dei miti di tutta la cultura occidentale.
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
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DIARIO PERSONALE
Da un intervista a Hugh Laurie, interprete del Dott. House: “ In comune io e House abbiamo il timore di gioire. Sembra che il mio personaggio abbia paura di essere felice. Se abbraccia la gioia corre un rischio perché, se poi questa gli viene tolta, teme di finire peggio di prima. E in qualche strano e contorto modo lo faccio anch’io. E’ un innato senso di colpa, forse per questa strepitosa fortuna che mi è capitata nella mia carriera.”

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Funari canta

Ciao Gianfrà....uomo libero.

11 luglio 2008

[Qui Milano Libera] Incontro con Niccolò Ghedini

SENTITE QUESTA "ANGUILLA"

Tanto moriremo tutti lo stesso


E questo è tutto. Vi sembra che bisogna aggiungere altro?
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
La comunicazione perfetta esiste. Si chiama "lite".
> Stefano Benni
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DIARIO PERSONALE
Quando una persona libera apre bocca in Italia è come se fosse una pietra che cade in uno stagno putrido, l'effetto è di sprigionare una puzza di marcio che soffoca la gola.

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No Cav Day. Sabina Guzzanti #2parte

No Cav Day. Sabina Guzzanti #1parte

non censurate le idee, criticate la sostanza

10 luglio 2008

I tromboni, i soloni, i potenti, la Casta....


Le scorregge dette dopo la manifestazione dell'8 luglio andrebbero raccolte e trattate, per non aumentare l'effetto serra.
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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Arriverò alle 5 per fare l'amore con te.Se fossi in ritardo, inizia pure da solo.
> Tallulah Bankhead
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DIARIO PERSONALE
Mi sento un pò stanco in questi giorni.

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8 luglio 2008, Beppe Grillo a Piazza Navona

per me le parole di quest'uomo sono forti e polemiche, devono essere così, in questo momento, quindi, simpaticissimo e bravissimo sig. Camilleri non faccia il solito intellettuale inutile. Cacciamo un pò tutti le palle!

09 luglio 2008

Sabina Guzzanti sei bella


...e non vendi il tuo corpo per ottenere favori personali. Sei un esempio per tutte le donne, fai tante battaglie verso nemici reali, sei dura e pura e non scendi a compromessi con nessuno.
Secondo me fai bene, continua così, anche se l'Italia non ti apprezzerà mai.
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CRONACA
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DIARIO PERSONALE
Bella giornata ieri, bella manifestazione, tanti cittadini, tanta gente perbene che è stufa di lamentarsi.

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08 luglio 2008

Piazza Navona, ore 18:00, per non essere complici morali


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CRONACA
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LEGGEREZZA DEL GIORNO

Il golf è - essenzialmente -un modo molto costoso di giocare a biglie.
> G.K. Chesterton
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DIARIO PERSONALE
In piazza Navona ci saranno, personalmente o via web, nomi che ricorrono spesso nei miei post: Travaglio, Di Pietro, Grillo, Ricca, Calasanzio.

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Il ministro Alfano parla del lodo omonimo

vergogna, vergogna, vergogna!

07 luglio 2008

Ulderico Pesce


Prossimamente ci sarà uno spettacolo gratuito a Roma dell'attore impegnato Ulderico Pesce. "Asso di monnezza il traffico illecito di rifiuti "di e con Ulderico Pesce (vai alla home page del suo sito)
venerdì 11 luglio 2008 alle ore: 21.00
Roma
festa dell'altra estate
parco di Via I.Persico - Via Magnaghi -Garbatella
Leggi la recenzione dello spettacolo
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CRONACA
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APPROFONDIMENTO
"Loto d'oro" : Con Loto d'oro o Gigli d'oro si indicano i piedi artificialmente deformati delle donne cinesi
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Era una cuoca micidiale. Sui piatti che preparava appiccicavano un'etichetta con scritto: "Tenere fuori dalla portata dei bambini".
> Massimo Guglielmelli
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DIARIO PERSONALE
Bel w.e. a Milano, bel tempo, bella mostra di Canova, bella visita al Cimitero con produzione di ottima poesia.
Guardate il video di oggi di Travaglio, cliccate sul link Passaparola

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OGM Contaminated libro L'inganno a tavola

Ogm : un tema molto complesso, che andrebbe studiato bene.

Mara Carfagna: facci vedere il tuo ministero!

03 luglio 2008

Dove sono tutti quanti?


Paradosso di Fermi
"Dove sono tutti quanti? Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?".
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CRONACA
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APPROFONDIMENTO
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LEGGEREZZA DEL GIORNO

Lui: "Per te andrei fino in capo al mondo"Lei: "Va bene, però promettimi che ci resterai"
> Anonimo
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DIARIO PERSONALE
Ho avuto il 50% del danno alla moto dalla persona con cui avevo fatto l'incidente. Fine controversia.

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02 luglio 2008

Lettera di Umberto Eco



LA LETTERA
Umberto Eco: "La minoranza ha il dovere di manifestare"
Umberto Eco ha inviato questa lettera a Furio Colombo, Paolo Flores d'Arcais, Pancho Pardi, promotori della manifestazione dell'8 luglio in Piazza Navona.
"Cari Amici, mentre esprimo la mia solidarietà per la vostra manifestazione, vorrei che essa servisse a ricordare a tutti due punti che si è sovente tentati di dimenticare: 1) Democrazia non significa che la maggioranza ha ragione. Significa che la maggioranza ha il diritto di governare. 2) Democrazia non significa pertanto che la minoranza ha torto. Significa che, mentre rispetta il governo della maggioranza, essa si esprime a voce alta ogni volta che pensa che la maggioranza abbia torto (o addirittura faccia cose contrarie alla legge, alla morale e ai principi stessi della democrazia), e deve farlo sempre e con la massima energia perché questo è il mandato che ha ricevuto dai cittadini. Quando la maggioranza sostiene di aver sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia. "
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CRONACA
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APPROFONDIMENTO
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Non ti rendi conto di quanti amici hai fino a quando non affitti una casa sulla spiaggia.
> Anonimo
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DIARIO PERSONALE
Si fanno cose, durante il giorno, ci si concentra su certi problemi, ci si dispiace o si è felici per certi avvenimenti della nostra esistenza. Quindi abbandoniamo del tutto le Domande Fondamentali, quelle ci terrorizzano, ci bloccano, ci fanno mancare il fiato.

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01 luglio 2008

Cercasi cane smarrito


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CRONACA
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APPROFONDIMENTO
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Qualunque essere umano...anzi, mi correggo, qualunque bipede avrebbe segnato da lì!
> Sergio Tavcar
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DIARIO PERSONALE
Solita giornata, solita routine, uff.

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