31 ottobre 2008
30 ottobre 2008
La verità sugli scontri di Piazza Navona ed il vecchio trucco degli "infiltrati"
Gli scontri di ieri a Roma
Seguo il drappello che si dirige davanti al Senato e incontra il funzionario capo. "Non potete stare fermi mentre picchiano i miei studenti!" protesta una signora coi capelli bianchi. Una studentessa alza la voce: "E ditelo che li proteggete, che volete gli scontri!". Il funzionario urla: "Impara l'educazione, bambina!". La professoressa incalza: "Fate il vostro mestiere, fermate i violenti". Risposta del funzionario: "Ma quelli che fanno violenza sono quelli di sinistra". C'è un'insurrezione del drappello: "Di sinistra? Con le svastiche?". La professoressa coi capelli bianchi esibisce un grande crocifisso che porta al collo: "Io sono cattolica. Insegno da 32 anni e non ho mai visto un'azione di violenza da parte dei miei studenti. C'è gente con le spranghe che picchia ragazzi indifesi. Che c'entra se sono di destra o di sinistra? È un reato e voi dovete intervenire". Il funzionario nel frattempo ha adocchiato una telecamera e il taccuino: "Io non ho mai detto: quelli sono di sinistra". Monica, studentessa di Roma Tre: "Ma l'hanno appena sentito tutti! Chi crede d'essere, Berlusconi?". "Lo vede come rispondono?" mi dice Laura, di Economia. "Vogliono fare passare l'equazione studenti uguali facinorosi di sinistra". La professoressa si chiama Rosa Raciti, insegna al liceo artistico De Chirico, è angosciata: "Mi sento responsabile. Non volevo venire, poi gli studenti mi hanno chiesto di accompagnarli. Massì, ho detto scherzando, che voi non sapete nemmeno dov'è il Senato. Mi sembravano una buona cosa, finalmente parlano di problemi seri. Molti non erano mai stati in una manifestazione, mi sembrava un battesimo civile. Altro che civile! Era stato un corteo allegro, pacifico, finché non sono arrivati quelli con i caschi e i bastoni. Sotto gli occhi della polizia. Una cosa da far vomitare. Dovete scriverlo. Anche se, dico la verità, se non l'avessi visto, ma soltanto letto sul giornale, non ci avrei mai creduto". Alle undici e tre quarti partono altre urla davanti al Senato. Sta uscendo Francesco Cossiga. "È contento, eh?" gli urla in faccia un anziano professore. Lunedì scorso, il presidente emerito aveva dato la linea, in un intervista al Quotidiano Nazionale: "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno (...) Infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano. Magari non gli anziani, ma le maestre ragazzine sì". È quasi mezzogiorno, una ventina di caschi neri rimane isolata dagli altri, negli scontri. Per riunirsi ai camerati compie un'azione singolare, esce dal lato di piazza Navona, attraversa bastoni alla mano il cordone di polizia, indisturbato, e rientra in piazza da via Agonale. Decido di seguirli ma vengo fermato da un poliziotto. "Lei dove va?". Realizzo di essere sprovvisto di spranga, quindi sospetto. Mentre controlla il tesserino da giornalista, osservo che sono appena passati in venti. La battuta del poliziotto è memorabile: "Non li abbiamo notati". Dal gruppo dei funzionari parte un segnale. Un poliziotto fa a un altro: "Arrivano quei pezzi di merda di comunisti!". L'altro risponde: "Allora si va in piazza a proteggere i nostri?". "Sì, ma non subito". Passa il vice questore: "Poche chiacchiere, giù le visiere!". Calano le visiere e aspettano. Cinque minuti. Cinque minuti in cui in piazza accade il finimondo. Un gruppo di quattrocento di sinistra, misto di studenti della Sapienza e gente dei centri sociali, irrompe in piazza Navona e si dirige contro il manipolo di Blocco Studentesco, concentrato in fondo alla piazza. Nel percorso prendono le sedie e i tavolini dei bar, che abbassano le saracinesche, e li scagliano contro quelli di destra. Soltanto a questo punto, dopo cinque minuti di botte, e cinque minuti di scontri non sono pochi, s'affaccia la polizia. Fa cordone intorno ai sessanta di Blocco Studentesco, respinge l'assalto degli studenti di sinistra. Alla fine ferma una quindicina di neofascisti, che stavano riprendendo a sprangare i ragazzi a tiro. Un gruppo di studenti s'avvicina ai poliziotti per chiedere ragione dello strano comportamento. Hanno le braccia alzate, non hanno né caschi né bottiglie. Il primo studente, Stefano, uno dell'Onda di scienze politiche, viene colpito con una manganellata alla nuca (finirà in ospedale) e la pacifica protesta si ritrae. A mezzogiorno e mezzo sul campo di battaglia sono rimasti due ragazzini con la testa fra le mani, sporche di sangue, sedie sfasciate, un tavolino zoppo e un grande Pinocchio di legno senza più una gamba, preso dalla vetrina di un negozio di giocattoli e usato come arma. Duccio, uno studente di Fisica che ho conosciuto all'occupazione, s'aggira teso alla ricerca del fratello più piccolo. "Mi sa che è finita, oggi è finita. E se non oggi, domani. Hai voglia a organizzare proteste pacifiche, a farti venire idee, le lezioni in piazza, le fiaccolate, i sit in da figli dei fiori. Hai voglia a rifiutare le strumentalizzazioni politiche, a voler ragionare sulle cose concrete. Da stasera ai telegiornali si parlerà soltanto degli incidenti, giorno dopo giorno passerà l'idea che comunque gli studenti vogliono il casino. È il metodo Cossiga. Ci stanno fottendo". (30 ottobre 2008)
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
29 ottobre 2008
Andiamo, morte: è tempo di salpare (da "I fiori del male")
- Quando muoio mi faccio cromare. (Eccellente!)
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Un pullman di suore precipita in un burrone: tutte morte.Siccome sono sante suore, si ritrovano tutte quante davanti allaporta del paradiso.San Pietro, severo, le fa mettere tutte in fila. Alla prima chiede:'Dimmi, Suor Germana, hai mai tu toccato un pene?''Si, Santo Padre, ma solo con un dito.''Va bene, Suor Germana, immergi il dito nell'Acqua Santa e poi puoientrare.'Alla prossima chiede : 'Dimmi, Suor Tarcisia, hai mai tu toccato unpene?''Si, Santo Padre, ma solo con una mano.''Va bene, Suor Tarcisia, immergi la mano nell'Acqua Santa e poi puoientrare.'In quel momento si sente un gran trambusto dalla fine della coda, ea gomitate Suor Beata si spinge in prima fila.Seccato, San Pietro le dice: 'Ma insomma, Suor Beata! Non puoiaspettare il tuo turno come tutte le tue sorelle?'Al che lei risponde: 'Mi scusi Santo Padre, ma se devo fare igargarismi con l'acqua santa, vorrei farlo prima che Suor Angelicaci immerga dentro il culo!'.
27 ottobre 2008
Caravaggio, Medusa
21 ottobre 2008
La 'ndrangheta a Piazza di Spagna
20 ottobre 2008
Vittorio Foa
Etichette: Ambiente, Cronaca, Personaggi
17 ottobre 2008
La nostra idea di pace
EMERGENCY un SMS al 48587 per il Centro Pediatrico in Darfur
L'anno scorso con la campagna "Diritto al cuore" - promossa per sostenere il Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan - sono stati inviati oltre 620.844 sms. La raccolta fondi complessiva è stata di 699.671 euro e tutti i fondi sono stati utilizzati a copertura dei costi di acquisto di materiale sanitario e di consumo impiegato presso il Centro a Khartoum.Con l'iniziativa "Un Centro pediatrico in Darfur. La nostra idea di pace" si raccolgono fondi per iniziare i lavori di scavo e costruzione di un Centro che potrà offrire cure mediche di base ai bambini fino a 14 anni, programmi di immunizzazione e attività di educazione igienico-sanitaria in un'area del Sudan.I costi di costruzione, di equipaggiamento e di avvio della struttura sono stimati in circa 600 mila euro.Dal 3 al 22 ottobre è possibile fare una donazione tramite SMS solidale per sostenere il nuovo progetto di Emergency. Si può donare 1 euro se si invia un SMS al 48587 dal telefonino personale (per i clienti TIM, VODAFONE, WIND, 3). Si donano 2 euro se si chiama al 48587 da rete fissa TELECOM.Con questo progetto Emergency assicurerà assistenza sanitaria qualificata e gratuita alla popolazione di un'area vastissima, dando attuazione a un diritto umano fondamentale: il diritto alla salute.Si ringraziano Tim, Vodafone, Wind, 3 e Telecom per la concessione del numero unico.da La RepubblicaParte oggi la campagna dell'associazione umanitaria per creare una struttura sanitariagratuita per i più piccoli a Nyala, capitale del Sud Darfur, attiva 24 ore su 24Emergency, un'idea di pace in DarfurUn sms per sostenere il centro pediatricoFino al 22 ottobre si potrà inviare un messaggio telefonico per donare uno o due euroROMA - Emergency torna in campo per dare una speranza ai più piccoli: parte oggi la campagna "la nostra idea di pace" per costruire un centro pediatrico a Nyala, la capitale del Sud Darfur.Da oggi al 22 ottobre chi è utente di Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia potrà sostenere il progetto dell'associazione umanitaria italiana mandando un sms al numero 48587 del valore di un euro oppure chiamare lo stesso numero dalla rete fissa Telecom Italia per il valore di due euro, e il ricavato sarà devoluto interamente a Emergency.Dopo il successo di Diritto al cuore, la precedente campagna per sostenere l'ospedale cardiochirurgico Salam in Sudan, un centro di eccellenza voluto nel cuore dell'Africa dall'associazione fondata da Gino Strada, ora Emergency pensa soprattutto ai bambini, in uno dei centri più colpiti dalla guerra in Darfur.A Nyala abitano oltre un milione e mezzo di persone e la maggior parte sono profughi della guerra costretti ad accamparsi in sette campi sorti nei sobborghi della città. Il centro di Emergency garantirà assistenza sanitaria qualificata 24 ore su 24 gratis ai bambini fino a 14 anni di età, che soffrono soprattutto per la malnutrizione, infezioni alle vie respiratorie, gastrointestinali e malaria, oltre a effettuare campagne di immunizzazione e di educazione igienico-sanitaria.Nel centro ci sarà anche un ambulatorio per lo screening dei pazienti cardiopatici da trasferire al Centro Salam di Khartoum per interventi chirurgici: la struttura di Nyala, infatti, farà parte del programma regionale di pediatria e cardiochirurgia che ha il suo fulcro nel centro Salam.Il terreno per la struttura è stato messo a disposizione dal governatorato del Sud Darfur con la collaborazione del locale ministero della Sanità. Per realizzare e avviare la struttura servono 600mila euro: tutti possono dare una mano con un semplice sms, per garantire alla popolazione provata da una guerra ancora lontana da una soluzione, e soprattutto ai più piccoli, il diritto fondamentale alla salute
Etichette: associazioni umanitarie, Cronaca
16 ottobre 2008
Felis silvestris catus
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Se un altro uomo ti ruba la moglie non c'è miglior vendetta che lasciargliela.
Da una lettera ad una rivista femminile: 'Appena uscita dalla doccia... mi guardo allo specchio e penso ad altavoce: 'Che bello sarebbe avere le tette più grosse!!!'. Mio marito -che ha sentito- invece di dire: 'Ma non è vero, cara!' comesuo solito, dice: 'Se vuoi che ti crescano, devi passare un pezzo di carta igienica in mezzoalle tette per alcuni secondi'. Molto dubbiosa, ma decisa a provare tutto, prendo un pezzo di cartaigienica e me lo passo in mezzo alle tette per alcuni secondi. Gli chiedo: 'Ma quanto tempo ci vorrà?' E lui mi risponde: 'Devi farlo tutti i giorni per alcuni anni'. 'Ma davvero credi che passando un pezzo di carta igienica in mezzo alletette tutti i giorni, mi diventeranno più grosse dopo alcuni anni?' 'Se ha funzionato con il culo, perché no?' Mio marito è ancora vivo e, con alcuni mesi di terapia, forse tornerà acamminare.'
15 ottobre 2008
14 ottobre 2008
Processo agli assassini dell'Eternit
LEGGEREZZA DEL GIORNO
Etichette: Ambiente, amianto, Cronaca, Roberto Saviano
13 ottobre 2008
10 ottobre 2008
Baggio - Borgonovo...sempre!
La principale causa del divorzio è il matrimonio.
Etichette: Cronaca, Personaggi
08 ottobre 2008
Ipazia
Etichette: Cronaca, Personaggi
07 ottobre 2008
L'Eco del Porcellino
QUESTA FOTO E' BELLISSIMA, IL PRIMO CHE CRITICA...SPUTO
Poichè sto provando a fare una specie di rassegna stampa sul meetup dei Grilli del Pigneto,
oggi vi linko il "numero zero" ed attendo commenti, critiche, suggerimenti, per migliorare od abbandonare questo tentativo.
Leggi qui l'Eco del Porcellino
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CRONACA
(Leggi l'Eco del Porcellino, E' GRATISSSSSSS!!!)
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Sono una star pronta all'uso. Basta aggiungere acqua e mescolare.
> David Bowie
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DIARIO PERSONALE
Mi sento quasi come Eleonora Pimentel Fonseca davanti al suo primo numero del Monitore Napoletano
Etichette: Cronaca, Giornalismo
06 ottobre 2008
Referendum sulla Base Dal Molin a Vicenza
Referendum del blog www.beppegrillo.it
sulla nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza
È lei favorevole alla adozione da parte del Consiglio comunale di Vicenza, nella sua funzione di organo di indirizzo politico amministrativo, di una deliberazione per l'avvio del procedimento di acquisizione al patrimonio comunale, previa sdemanializzazione, dell'area aeroportuale "Dal Molin" - ove è prevista la realizzazione di una base militare statunitense - da destinare ad usi di interesse collettivo salvaguardando l'integrità ambientale del sito?
Chi vota NO vuole la nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza.
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CRONACA
Ecco il primo animale con le zampe. E' vissuto 570 milioni di anni fa
La testimone: «Calci al ragazzo a terra» - L'audio
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LEGGEREZZA DEL GIORNO
Lui: Se ti vedessi nuda,morirei felice.Lei: Se ti vedessi nudo,morirei dal ridere.
> Anonimo
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DIARIO PERSONALE
Lunedì...brutto giorno per cominciare la settimana...
03 ottobre 2008
Il Paese dei "negrazzi"
CRONACA